(fonte: http://digilander.libero.it/mauronemesio/)

CASERTA - Era al completo lo staff del presidente di Confindustria Caserta alla rituale conferenza stampa di inizio anno. Un appuntamento non di secondo piano perché arriva da una organizzazione datoriale che in assoluto è la più rappresentativa del territorio e per le sue radici in campo nazionale.Un incontro con i giornalisti che è servito a fare il punto sul malato di sempre che è appunto la provincia di Caserta, entrata in crisi economica alla fine degli anni ottanta del secolo scorso e non si è ancora avviata verso una stabile ripresa.A fare da supporto al presidente Carlo Cicala: il vice presidente Francesco Canzano, il presidente dei giovani industriali Gianluigi Traettino, la presidente della Piccola e media impresa, Stefania Brancaccio Monsurrò, il rappresentante del settore bufalino Bruno Cortese. Ed inoltre Gustavo De Negri responsabile settore tessile, Nicola Diana, Lucio Lombardi direttore di Confindustria Caserta Enzo Coronato incaricato infrastrutture e Ferdinando Petrella. “Più che parlare delle cose fatte preferisco soffermarmi sui progetti futuri - ha tenuto a precisare i presidente Carlo Cicala, e subito da una buona anticipazione: “La Regione Campania ha finalmente approvato il decreto per i distretti industriali”. Due riguardano Caserta perché sono a cavallo di due province. Un provvedimento sollecitato direttamente dagli industriali all’assessore regionale Andrea Cozzolino e che servirà a dare respiro a circa 114 aziende che avranno l’opportunità di aggiornarsi tecnologicamente e competere a livello internazionale. Un secondo biennio al vertice di Confindustria di Carlo Cicala che ha segnato una svolta epocale non solo per la concretezza delle azioni, ma per il rinnovato sistema di comunicazione e per il fare squadra con cui si è ispirato fin dal suo primo insediamento Cicala. Un’operazione che sta dando i suoi frutti e che è stata dimostrata con i fatti visto che ad intervenire nella conferenza sono stati i consiglieri e lo staff tutto.“La nostra azione è collegiale e i risultati si ottengono quando si diventa un gruppo affiatato” ha sottolineato il presidente che non ha esitato a lanciare un monito alle istituzioni. “Mi sono incontrato con gli amministratori di tutti gli enti locali, e non ultimo ho partecipato al convegno sull’economica organizzato dalla provincia, ora non è più tempo di programmare, ci aspettiamo risultati concreti che possono arrivare da svariati settori. Come industriali non vogliamo soldi a fondo perduto, ma piuttosto impianti, infrastrutture, ambiente. Non è pensabile che l’emergenza dei rifiuti si rimanifesti ciclicamente con gravo danno all’immagine del territorio e delle aziende che operano. (4 gennaio 2007-22:15)