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SPETTACOLI: DANZA E PROSA AL PICCOLO TEATRO CTS DI CASERTA


Per questa quindicesima stagione del Piccolo Teatro Cts di Caserta, il suo direttore artistico Angelo Bove presenta degli appuntamenti insoliti. Infatti sono previsti, nonostante le ridotte dimensioni del palcoscenico, alcuni spettacoli di danza armoniosamente combinati con la prosa. Il primo di questi appuntamenti di danza-prosa è proprio previsto per venerdì 29 e sabato 30 dicembre alle ore 21. Lo spettacolo, presentato dalla compagnia teatrale Breathing Art Company, dal titolo Le cinque lettere, si ispira alle cinque "lettere portoghesi", composizione letteraria del '600 o lettere autentiche di Mariana Alcoforado, monaca del convento di Beja, innamorata di un ufficiale francese giunto in Portogallo per combattere contro gli spagnoli e poi tornato a Parigi. In scena ci saranno Anna De Filippis, Raffaella Tricarico e Simona De Tullio, che firma anche le coreografie e la regia. Voce recitante Rachele Viggiano. Mariana vive in queste lettere un universo di dedizione, di tenerezze, di rimpianti, incredula dell'abbandono, fino ad arrivare a distinguere tra l'amore come sentimento assoluto e il soggetto a cui si rivolge. Sfiorisce l'irrazionale passione, mentre subentra il bene, prezioso ma triste perché cosciente dell'intelligenza. Ogni lettera è inviata attraverso un luogotenente al quale Mariana affida i suoi messaggi; la mancanza di risposte da parte del cavaliere, o le sue non risposte la legano ancora di più all'uomo da lei idolatrato. L'allucinazione dura un anno, entro il quale si consuma la lotta tra la ragione e la passione all'interno di un’immutabile struttura conventuale e liturgica, composta di preghiere, rituali, canti. Il fantasma del cavaliere anima i giorni e le notti di Mariana; le si presenta durante le preghiere sostituendosi al Cristo, le ritorna nei momenti dell'antica felicità. L’universo interiore di Mariana è vegliato da Penelope, simbolo di un amore fedele e silenzioso, di un dolore nascosto e discreto. Penelope attende, costruendo una dimensione spazio-temporale che l’uomo non ha strumenti per comprendere, ed è simbolo di un piccolo universo femminile, la cui unicità risiede nel “sentire”. Concluso il dialogo con quest’uomo assente o reticente, muto o derisorio, Mariana decide per un distacco razionale dall'amante, sentenzia una fine che la storia annullerà col suo ripetersi, sotto lo sguardo vigile e materno di Penelope. (26 dicembre 2006-16:32)

 
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