Due persone, appartenenti a due clan camorristici diversi, uno del Napoletano, l'altro del Casertano, hanno tentato di imporre il pizzo ad un ristoratore di Orta d'Atella. Mentre tentavano di convincere il titolare del ristorante che per lavorare tranquillo occorreva pagare il pizzo, sono entrati nel locale alcuni carabinieri del reparto operativo di Aversa, per un normale servizio di controllo. La presenza dei militari, nonostante fossero in borghese, non é sfuggita ai due, Alessandro Brancaccio, di 44 anni, originario di Paterno Ponchielli (CR), pregiudicato con numerosi precedenti, tra cui associazione per delinquere di tipo camorristico, rapina e detenzione di armi e Angelo Palladino, di 39 anni, di Frattaminore, con precedenti per associazione per delinquere di tipo camorristico, tentato omicidio, rapine e porto e detenzione di armi. I due per giustificare la loro presenza nel locale hanno finto di essere dei normali avventori ed hanno ordinato una pizza, che hanno mangiato in tutta fretta. Convinti di averla fatta franca, stavano per avviarsi all'uscita quando i carabinieri hanno fatto scattare ai loro polsi le manette. Entrambi sono accusati di estorsione aggravata da metodi e finalità di tipo mafioso. L'arresto dei due pregiudicati, potrebbe far luce sulle nuove alleanze e sui nuovi accordi fra la criminalità organizzata casertana e quella napoletana, nella gestione del racket nei comuni di confine tra le due province. I due arrestati sono stati associati al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Palladino è accusato anche di tentato omicidio nei confronti di un carabiniere. Nel 1993 a Frignano, scoperto mentre assaltava una gioielleria insieme con due complici sparò contro una pattuglia per coprirsi la fuga. Fu arrestato, però, poco dopo insieme ai complici. (20 dicembre 2006-07:32)