E' stato presentato nella sala Giunta della Provincia di Caserta, il gruppo di lavoro incaricato della redazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), definito dal presidente Sandro De Franciscis come "la più strategica ed importante delle operazioni di programmazione del territorio". Ne fanno parte l'urbanista Vezio De Lucia, che ne è coordinatore, ed inoltre il giurista Alberto Coppola, Antonio Ranieri e Nicolino Stranges. All'incontro con i giornalisti ha anche partecipato l'assessore provinciale all'Urbanistica, Maria Carmela Caiola. "Tutti i più importanti interventi di programmazione che hanno interessato la nostra provincia - ha sottolineato il presidente De Franciscis chiamando in causa la vicenda della nascita dell'Università - su più poli, del trasporto pubblico gestito tra vari soggetti fino ad arrivare al mancato collegamento fra tutte le realtà museali e di interesse artistico del territorio, si sono finora contraddistinti per la frammentazione. Il gruppo di esperti che abbiamo chiamato a collaborare con noi per la redazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale - ha aggiunto - avrà il compito di definire un atto che armonizzerà e darà organicità all'idea di sviluppo che abbiamo per Terra di Lavoro, un atto di programmazione che è politico e che ci aiuterà a recuperare e a rilanciare le vocazioni dei singoli territori". Per l'assessore Caiola, "il Ptcp sarà strettamente connesso al lavoro di programmazione regionale e sarà orientato al recupero di aree dimesse, siano esse militari o industriali, per usi più compatibili. L'idea che ci guida è quella di dar luogo ad uno sviluppo eco-sostenibile". Il professor De Lucia, già autore dei Piani regolatori generali di alcune delle più importanti città d'Italia, ha quindi posto in rilievo come "quello della provincia di Caserta sia il primo Piano territoriale che parte in Campania dopo la recente approvazione della legge regionale sull'Urbanistica e dopo l'adozione, da parte della Giunta regionale, del Piano territoriale di coordinamento regionale" indicando nella necessità di dar luogo ad un riequilibrio tra risorse, vocazioni e potenzialità, la filosofia che ispirerà il lavoro. Lavoro che fonderà anche su un diverso approccio verso l'utilizzo di suoli agricoli che nelle intenzioni dei tecnici saranno ulteriormente salvaguardati. "In Campania ed in Italia - ha tra l'altro rilevato De Lucia - non si è mai prestato finora abbastanza attenzione alle politiche di protezione del suolo e al suo indiscriminato utilizzo. E' nostra intenzione metterci invece al passo con quanto si è già riusciti a fare in Paesi come l'Inghilterra e la Germania e, citando un esempio a noi vicino, in Toscana con una legge regionale". (20 dicembre 2006-07:30)