CASERTA – Disco rosso per la costituenda Banca di Credito Cooperativo di Caserta: lo «stop» arriva dalla Consob che ha sospeso in via cautelare per novanta giorni l’attività di sollecitazione all’investimento avente ad oggetto le azioni dell’istituto di credito in via di costituzione. La delibera della Commissione Nazionale per la Società e la Borsa, firmata il 5 dicembre dal presidente dell’organismo Lamberto Cardia, è stata emanata ai sensi di un preciso articolo del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. Il provvedimento, pubblicato sul sito web dello stesso comitato promotore della Bcc (www.comitatocasertabcc.it) è stato assunto a seguito di accertamenti di vigilanza dai quali è emerso che il comitato promotore, anche attraverso lo stesso sito web, stava promuovendo la sottoscrizione di azioni della costituenda banca nell’ambito del procedimento di «costituzione per pubblica sottoscrizione», disciplinato da precisi articoli del codice civile. Un procedimento, come già affermato dalla Commissione con comunicazione del 1° giugno 2001, assume i connotati tipici della sollecitazione all'investimento. «L’insieme degli elementi raccolti – prosegue la delibera - induce a ritenere fondato il sospetto che l’attività svolta dal comitato promotore si sostanzi in una offerta al pubblico finalizzata alla sottoscrizione di prodotti finanziari qualificata dal decreto legislativo 58/98 come sollecitazione all'investimento. Poiché tale sollecitazione non risulta essere stata preceduta dalla preventiva comunicazione alla Consob e dalla trasmissione del prospetto informativo destinato alla pubblicazione, né risulta rientrare nei casi di esenzione previsti dalla normativa, sussistono elementi tali da far ritenere che l'attività sia posta in essere in violazione delle disposizioni di legge e regolamentari che disciplinano la sollecitazione all'investimento». Il comitato promotore della Bcc di Caserta è stato costituito il primo aprile del 2004 e fino sono state sottoscritte 1223 quote da 500 euro ciascuna per un controvalore di oltre 600 mila euro giacenti su un conto capitale accesso presso la Bcc S. Vincenzo de Paoli di Casagiove. Il comitato, presieduto dall’avvocato Alfonso Caterino, è composto da 24 professionisti tra cui diversi medici, farmacisti, avvocati, un ex dirigente bancario, ingegneri, commercialisti. Vicepresidente è il farmacista Raffaele Marzano. Tra gli altri nomi, il tour operator Enzo Angelino, il «re degli elettrodomestici» Onorato Damiano, il medico-sindaco di Capua Carmine Antropoli. Contro la delibera si può ricorrere al Tar del Lazio. (12 dicembre 2006-07:30)