Il presidente della Provincia di Caserta, Sandro de Franciscis, in occasione della visita di domani, a Caserta, del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affidato ad una "lettera aperta", scritta a nome della comunitą di Terra di Lavoro, un benvenuto alla pił alta carica dello Stato. "Onorevole Presidente - scrive De Franciscis - sono particolarmente lieto che l'occasione di oggi per celebrare il rientro del contingente italiano dall'Iraq e ricordare il sacrificio dei nostri militari caduti nell'ambito della missione per la pacificazione di quella regione segua al mio invito di esserci vicino, ogni volta che le fosse stato possibile, che le rivolsi il 6 novembre alla Camera dei Deputati, in occasione del ricordo dell'opera dello scomparso professor Silvano Labriola". "A Caserta lei rende onore alle forze armate e lo fa nella provincia che si fregia di dare da lungo tempo ospitalitą al Comando della brigata bersaglieri Garibaldi e ad altre prestigiose Istituzioni e Scuole militari - sottolinea De Franciscis - una provincia che vanta una lunga storia di amicizia, di relazioni e collaborazioni con le forze armate e di vocazione dei propri figli al servizio in uniforme. Per questo, a nome dell'intera comunitą provinciale, oggi io le esprimo, sentito e deferente, il nostro grazie ed il nostro benvenuto". Il presidente della Provincia di Caserta, al Capo dello Stato, chiede "una visita ufficiale di alcuni giorni nella nostra Terra per conoscerne l'evoluzione, apprezzarne i pregi e condividerne le speranze legate al lavoro di una rinnovata classe dirigente, raccogliere la domanda di legalitą e di ferma e decisa volontą di contrastare quei fenomeni criminali che ne ostacolano la corretta e auspicata crescita". "Il mio invito - dice - č, ancora, a nome di tutta Terra di Lavoro, che lei conosce benissimo per aver vissuto qui una lunga e proficua stagione di impegno civile e politico, dei 104 comuni, degli 850mila cittadini, per circa un terzo costituito da giovani sotto i 30 anni, delle categorie datoriali e imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali, del mondo della scuola e dell'universitą, di una capillare realtą di associazionismo e volontariato e di tutti i segmenti di una societą viva ed operosa che si sente pienamente proiettata nella costruzione della nuova Europa". "Noi, signor presidente - conclude il messaggio di De Franciscis - portiamo il vanto di aver trovato in lei, gią nel passato, una speciale vicinanza. Confidiamo per questo nel suo assenso e la aspettiamo presto in mezzo a noi magari gią prima della prossima primavera". (6 dicembre 2006-17:50)
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