“Non condividiamo, nella maniera più assoluta, l’impostazione metodologica con la quale l’interpartitico di centrosinistra vorrebbe procedere e che tende ad escludere dalla discussione una vasta area della società civile che si sente vicina alla nostra coalizione. Crediamo, infatti, che il contributo di queste persone a una propedeutica fase di discussione programmatica sia fondamentale”. Per Franco Russo, segretario cittadino del Pdci, la strada che vorrebbe intraprendere l’unione della città del foro è controproducente per almeno due buone ragioni: in primis, perché l’allargamento dello schieramento di riferimento potrebbe rivelarsi basilare anche per la tornata elettorale amministrativa in calendario nella primavera del prossimo anno. E, in secondo luogo, perché non sarebbe un buono esempio di democrazia partecipato quello di escludere dalla discussione in atto forze vitali per professionalità, capacità e energie che potrebbero mettere in campo. “Queti nostri amici – aggiunge l’esponente del partito di Diliberto – sono in grado di allestire una o più liste per le future comunali e si sono fatti promotori di una ampia progettualità già esplicitata, seppure per grandi linee, in un manifesto murale recentemente affisso. Ora non si riesce a capire come mai quasi tutti gli altri partiti del centrosinistra, che pure avevano dichiarato di condividere una analisi sulle tematiche sollevate, non vogliano più ammettere la presenza della società civile agli interpartitici. Una contraddizione in termini, questa, ancora più evidente se si pensa che poi, solo in secondo battuta e una volta scelto il candidato sindaco dell’Unione, si possa coinvolgere questi amici al tavolo della piattaforma politico-programmatico. Se il centrosinistra, come sembra sia intenzionato a fare, vuole rinchiudersi in una torre eburnea dei partiti e dei soliti noti, è chiaro chE l Pdci non potrà condividere questa linea e procederà autonomamente “. (4 dicembre 2006-14:53)