Dunque, anche l'ultimo soldato italiano in Iraq sarà a casa entro sabato prossimo. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha oggi confermato che la tempistica messa a punto nei mesi scorsi - secondo la quale il ritiro completo del contingente da Nassiriya sarebbe avvenuto entro la prima decade di dicembre - è stata rispettata. PRODI - "A Nassiriya rimangono solo 60-70 soldati italiani per la consegna delle caserme alla polizia irachena. Tra il primo e il 2 dicembre anche questi saranno tutti a casa", ha detto il premier intervistato a Telelombardia. "Senza tanti proclami - ha aggiunto - un convoglio lungo dieci chilometri è arrivato nel Kuwait". Prodi ha spiegato di aver parlato anche con il presidente Usa George W. Bush: "Mi ha detto che gli dispiaceva, ma che sapeva che ce ne saremmo andati dall'Iraq perché lo avevo detto in campagna elettorale". L'AMMAINABANDIERA - L'atto che sancirà l'uscita di scena degli italiani da Nassiriya - l'ammainabandiera - avverrà probabilmente proprio l'1 dicembre a Little Italy, il campo dove il 6 novembre si sono trasferiti i pochi soldati rimasti, dopo aver ceduto agli iracheni lo storico quartier generale di Camp Mittica. Intorno al 7 dicembre poi, a Caserta, ci sarà la cerimonia di bentornato alla Brigata Garibaldi, l'ultima di quelle che si è avvicendata in questi tre anni e mezzo in Iraq, da giungo 2003 (quando il contingente era formato da circa 3.200 soldati). (27 novembre 2006-22:09)
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