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MARCIANISE, ELICOTTERO CON BOSS. FECONDO: 'C'ERANO ANCHE FORZE DELL'ORDINE'

(di Pina Bruno e Giorgio Santamaria dal Corriere del Mezzogiorno di giovedi 24 novembre 2006)


MARCIANISE (Caserta) — Si è insediata ieri mattina al comune di Marcianise la commissione di accesso, istituita con ordinanza del prefetto Maria Elena Stasi su disposizione del ministero dell'Interno per verificare eventuali condizionamenti nell'attività amministrativa da parte della criminalità organizzata. La commissione è presieduta dal vice prefetto Gerlando Iorio e composta dal vice prefetto Luigi Calmieri, da Giuseppe D'Aiello, dirigente amministrativo della prefettura, dal vice questore Amedeo Mazza, dal comandante locale dei carabinieri Carmine Rosciano e dal tenente della Guardia di Finanza Bartolomeo Scalabrino. Al vaglio della commissione gli atti prodotti dall'esecutivo guidato da Filippo Fecondo dei Ds, una giunta formata da rappresentanti di Margherita, Ds, Udeur e Rosa nel Pugno. La commissione d'accesso che dovrà accertare eventuali infiltrazioni camorristiche al comune di Marcianise sarebbe stata nominata anche sulla scorta di alcuni episodi di particolare «clamore», come le nozze in elicottero del fratello di un boss. Infatti, nel corso di un'inchiesta dei carabinieri alla ricerca di un giovane scomparso a Marcianise e presumibilmente ucciso, i militari della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere agli ordini del capitano Rosciano (componente della commissione d'accesso prefettizia) acquisirono alcuni elementi ritenuti di particolare rilevanza. Pedinando Franco Froncillo, fratello del boss Michele Froncillo, gli investigatori hanno lavorato anche sull'attività di amministratori e funzionari del Comune di Marcianise sospettati di aver autorizzato o dato un visto, in occasione delle nozze di Froncillo, all'atterraggio di un elicottero davanti a una struttura sportiva comunale. A Marcianise operano due gruppi camorristici facenti capo al clan dei «Mazzacane», ritenuti guidati dai fratelli Salvatore e Domenico Belforte, e ai «quaqquaroni» dei cugini Piccolo. Nel tempo, dopo una faida che ha fatto decine di morti, i «Mazzacane» sono riusciti ad prevalere e, secondo gli investigatori, controllano le attività illecite in una vasta zona compresa tra Marcianise, Caserta e Santa Maria Capua Vetere. Il sindaco ieri si è detto sereno ed estraneo alle vicende contestate, ribattendo colpo su colpo. «Io non penso che questa amministrazione abbia commesso errori e sono fiducioso. Ovviamente parlo per me. Non dimentichiamo, infatti, che la commissione d'accesso dovrà indagare sull'intera macchina amministrativa e se qualcuno ha sbagliato, non saprei dirlo. Ma sono sicuro che da que sta vicenda ne usciremo a testa alta» , ha esordito Filippo Fecondo nel corso di una conferenza stampa convocata in fretta. La scadenza del provvedimento prefettizio è fissata per il 28 febbraio 2007 e riguarderà, secondo Fecondo, solo gli atti deliberati dall'attuale amministrazione, quella insediatasi con le elezioni del maggio 2006. Per il primo cittadino il provvedimento non sarebbe legato quindi alla vicenda relativa ai Froncillo. «Questa commissione indagherà sui fatti di questi ultimi sei mesi e l'atterraggio di un elicottero per le nozze di Franco Froncillo risale ad altri tempi» . Come si ricorderà, per le nozze di Froncillo sarebbe dovuta intervenire anche la trasmissione Rai «La vita in diretta » per raccontare la storia d'amore dei due giovani promessi. Quando la redazione fu avvertita dei trascorsi della famiglia, decise di annullare il servizio. « Voglio chiarire che i miei amministratori non hanno autorizzato nessun atterraggio e peraltro mi risulta che a quel tempo lo sposo era incensurato. Non è il Comune che autorizza i voli e gli atterraggi, noi possiamo limitarci a un semplice visto. Piuttosto ricordo che in quella circostanza c'erano tanti uomini delle forze dell'ordine, mentre non erano presenti i nostri vigili » . La presenza degli agenti era giustificata dal fatto che il fratello dello sposo, Michele Froncillo, attualmente in carcere, era un uomo ritenuto vicino a un clan della zona. «Ripeto ha aggiunto il sindaco siamo sereni e ribadiamo alle autorità giudiziarie la nostra collaborazione».

 
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