Esperti, ricercatori di tutto il mondo a confronto sull’evoluzione vulcanologica dei Campi Flegrei, per mettere a punto i contenuti di un grande progetto di perforazione marina del settore sommerso della Caldera dei Campi Flegrei. Ricercatori americani, italiani e di altre nazionalità, parteciperanno all’evento che si svolgerà domani, dalle ore 9, presso il Museo di Mineralogia in via Mezzocannone 8. La Conferenza è stata organizzata dall’European Science Foundation , associazione nata nel 1974, costituita e finanziata dalle agenzie nazionali di circa 30 paesi europei, tra cui l’Italia, con il patrocinio dell’Università Federico II, dal C.N.R. e dall’Ordine dei Geologi della Campania. L’European Science Foundation ha il compito di promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica a livello europeo e il dibattito scientifico da parte di esperti, su temi di ricerca di rilevanza internazionale. “Quella dei Campi Flegrei – ha affermato Marco Sacchi , ricercatore presso l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC) del CNR di Napoli - è una delle grandi aree a rischio vulcanico del nostro paese, certamente quella a maggiore densità abitativa. Durante la conferenza metteremo a punto i contenuti scientifici di un grande progetto di perforazione marina
del settore sommerso della Caldera dei Campi Flegrei. L’idea nasce, da un lato dai nuovi risultati ottenuti nel corso delle ricerche avviate in collaborazione con il Prof. Vincenzo Morra e la Dott.sa Donatella Insinga (ricercatrice presso l’IAMC del CNR), sui livelli vulcanici che si rinvengono intercalati ai sedimenti marini al disotto del fondo mare e che gettano nuova luce su una attività vulcanica recentissima dei Campi Flegrei, ad esempio dei vulcani di Capo Miseno e Porto Miseno, finora ritenuta molto più antica, e dall’altro dalla consapevolezza che la struttura profonda e la storia evolutiva della Caldera Flegrea, che in larga parte giace sommersa nelle acque del Golfo di Napoli, sono ancora per molti versi sconosciute”. Insieme Università e Ordine dei Geologi. “L’attenzione dell’ordine dei geologi verso l’accademia ed il mondo della ricerca – ha affermato Vincenzo Morra, Ordinario, presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Napoli Federico II, consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania - è sempre stata molto alta. Le ricerche che si svolgono nell’università e nei centri di ricerca rappresentano linfa vitale per i professionisti che operano sul territorio. In particolare per dei professionisti come i geologi un workshop internazionale che ha come scopo quello di riunire intorno ad un tavolo scienziati di varie nazionalità per meglio capire in che modo possa realizzarsi questa perforazione è sembrata una perfetta e naturale opportunità per unire più punti di vista su un argomento dalle illimitate implicazioni scientifiche e professionali. L’ordine dei geologi della Campania ha risposto con estrema convinzione all’invito nello spirito di fare sistema che è sempre stato un obiettivo dei componenti di questo consiglio”. Alla Conferenza parteciperà anche il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, Francesco Russo. (13 novembre 2006-20:45)
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