Il ricorso dell'Unione industriali di Caserta per l'attribuzione del seggio del settore "Servizi", in seno al Consiglio generale della Camera di commercio di Caserta, è stato accolto dal ministero dello Sviluppo economico. Con decreto del direttore generale del dicastero di via Veneto, infatti, è stata "rideterminata" - come appunto richiesto da Confindustria Caserta - "la rappresentatività di Compagnia delle Opere", che perciò nel settore richiamato perde il seggio attribuitole in precedenza erroneamente dalla Regione. Di contro, con questa decisione la rappresentanza degli industriali in seno all'assemblea dell'ente camerale di via Roma sale a sei consiglieri. La decisione del ministero, seppure attesa, è stata ovviamente accolta con grande soddisfazione da Confindustria Caserta. E tuttavia si tratta di una decisione che risarcisce solo parzialmente il settore, che, per oggettiva rappresentatività, sia in termini di Pil sia di occupati, resta pur sempre quello di maggior peso all'interno del sistema economico di Terra di Lavoro, ma anche quello più ignorato dalle politiche di sviluppo messe in campo dall'ente economico preposto. La decisione ministeriale assume, in ogni caso, una valenza superiore alla stessa "riassegnazione" del seggio, riportando al centro della riflessione non soltanto l'osservanza della normativa ma, più in generale, la necessità di ripristinare la legalità a tutti i livelli. Tanto più che l'accoglimento delle argomentazioni da parte del ministero autorizza a ritenere non infondati i rilievi mossi all'organizzazione soccombente anche per il comparto "industria". Peraltro, l'affermazione del principio della legalità sancito dal ministero fa auspicare un avvio della revisione dei dati complessivi camerali alla data del 31 dicembre 2003, oltre naturalmente di quelli forniti dalle singole organizzazioni anche negli altri settori economici. Rispetto ai quali, si ribadisce, l'Unione industriali si ritiene ingiustamente ridimensionata per cui ha già avviato le opportune azioni nelle sedi competenti. In ogni caso, le aspettative della giusta rappresentanza degli industriali possono trovare soddisfazione anche attraverso un percorso condiviso dalle stesse organizzazioni. Percorso, anzi, rispetto al quale Confindustria Caserta non ha mai pensato né detto di essere pregiudizialmente contraria. (8 novembre 2006-17:10)