Nella seduta del consiglio comunale del giorno 7 novembre 2006 è stata discussa l’importante tematica dell’approvazione del Piano di Recupero del Centro Storico. All’unanimità il consiglio si è espresso favorevolmente per un atto che era atteso da anni. L’ impegno profuso del Sindaco Carmine Antropoli e dall’assessore all’Urbanistica, ing. Giovanni Mazzarella, ha consentito il completamento in tempi brevissimi dell’acquisizione dei pareri relativi al Piano di Recupero del Centro Storico di Capua e del Borgo di S. Angelo in Formis, che è stato approvato nella seduta del Consiglio Comunale. Il sindaco Carmine Antropoli in merito: “E’ quella dell’approvazione del Piano di Recupero del Centro Storico la prima di una serie di atti che ha a che fare con l’urbanistica su cui stiamo lavorando e che ha trovato il placet di tutto il consiglio comunale. Adesso siamo proiettati verso l’approvazione del Piano Regolatore che rappresenta un altro importantissimo obiettivo da noi prefisso nel programma, alla stregua del Piano di Recupero del Centro Storico. Il Consiglio Comunale nella totalità ha fatto proprio un’esigenza della città, che giustamente non poteva non trovare il consenso di tutti”. E l’assessore Mazzarella dichiara: “La finalità del piano è la riqualificazione del tessuto edilizio esistente, attraverso il miglioramento della qualità di tutti gli interventi, pubblici e privati, ponendosi come obiettivo il conseguente miglioramento della qualità della vita, offrendo quindi, ai proprietari ed agli investitori nel settore dell’edilizia e del commercio, condizioni incentivanti di intervento. Mitigando l’ottica del vincolo come condizione di immodificabilità, si è promossa una lettura critica degli organismi edilizi, delle loro aggregazioni volumetriche e di cortina per individuare una normativa che, per quanto rigorosa e tesa a conservare ed a valorizzare tutti i caratteri stilistici, storici, tipologici e di suggestione, consente, nell’ottica della “qualità”, di intervenire con standards adeguati alle recenti normative in materia di sicurezza, contenimento dei consumi energetici, superamento delle barriere architettoniche, parcheggi. Tale lettura è passata attraverso un’analisi puntuale del patrimonio edilizio esistente mediante lo studio di ogni singolo complesso immobiliare e ove necessario delle singole componenti che lo costituiscono in modo da articolare le più opportune categorie di intervento, anche come riprogettazione, nel rispetto dei valori generali della cultura del restauro. Il nuovo strumento urbanistico, pertanto, comporterà la ripresa dell’attività di recupero sull’importante fetta di territorio comunale interessata, dopo una lunga stasi per mancanza di certezza procedurale, con conseguente favorevole ricaduta sull’economia dell’intera città”. (7 novembre 2006-12:09)