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CASI INTERNAZIONALI: PICCOLA AZIENDA DI PROFUMI DI CASERTA DENUNCIA L'OREAL

(dal Corriere del Mezzogiorno del 4 novembre 2006)


S. MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - Approda nelle stanze della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere un caso dai risvolti internazionali che ben presto potrebbe avere una eco in tutto il pianeta. E' stata infatti assegnata ad un sostituto procuratore degli uffici giudiziari al quarto piano del Tribunale sammaritano una denuncia penale presentata da una piccola azienda produttrice di profumi di Santa Maria a Vico, la « Cosmofarma » , riferibile alla famiglia Piscitelli di San Felice a Cancello ( imprenditori nel ramo delle fragranze con il marchio « Maestri Profumieri » ) contro il colosso francese « L'Oreal » . In particolare, nella persona del rappresentante legale per una serie di reati è scritto nella denuncia che « la Procura vorrà ravvisare » ed altri ipotizzati dai legali dell'azienda casertana. L'esposto stando a quanto si apprende è legato ad una serie di precedenti azioni legali avviate dalla nota casa francese di cosmesi contro la piccola azienda casertana la quale ha annunciato che ricorrerà anche al Csm in quanto, secondo i titolari, il pool di legali dell'azienda d'Oltralpe ( e una agenzia investigativa da questi ultimi incaricata) avrebbero affermato e presentato in udienza circostanze e documentazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti. Quella dei Piscitelli è una lotta per la sopravvivenza ma di recente sono stati costretti ad avviare i primi licenziamenti. La loro « colpa » è quella di produrre fragranze di alta qualità a prezzi popolari disturbando l'alto costo delle griffe. Tribunali penali di mezz'Italia ed anche qualche Procura hanno sentenziato che non si tratta di prodotti contraffatti ma gli imprenditori del « profumo dei poveri » non possono darsi pace anche per alcuni provvedimenti giudiziari eseguiti contro due loro ditte chiuse da tempo. L'idea di produrre essenze clonate è arrivata sulla scorta di una sentenza della Cassazione, la n ˚ 2119/ 00. Il verdetto, i cui estremi sono stampati su tutte le confezioni insieme ad altri provvedimenti giudiziari a fa vore, afferma la « evidente non confondibilità da parte del consumatore tra un prodotto originale ed una ‘ replica' in rapporto a precisi elementi » . Un prodotto appetibile anche agli stessi « veri » falsari. Le ' repliche' delle ' repliche' dei profumi dell'azienda casertana hanno fatto ingresso anche nel Museo del Falso di Salerno dove, insieme a noti marchi mondiali, la « Profumi & Profumi » vanta imitazioni soprattutto nel Nord Italia.

 
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