(di Riccardo Ventre, Eurodeputato e Consigliere Comunale) - Cento sembra un numero magico. Infatti in ogni campagna elettorale gli aspiranti alla poltrona più alta del comune o della provincia o del governo sono capaci di tenere comizi interi su cu ciò che intendono fare nei primi cento giorni, ossia le priorità assolute che bisogna fronteggiare. In questo non è stato da meno l’attuale sindaco di Caserta il quale fra l’altro nel suo slogan diceva “c’è da fare”. I cento giorni sono passati da un pezzo e, volendo fare un consuntivo, ci rendiamo conto che nulla è possibile annoverare fra le cose fatte. La città e il suo stato, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti. Siamo sommersi dai rifiuti, il traffico non è cambiato, camminare a piedi è nauseante sia per i gas di scarico delle macchine incolonnate nelle ore di punta sia per i miasmi che si sprigionano dai cassonetti, del problema delle cave non se parla proprio, di abbassare la tassazione neppure e potremmo così continuare con un elenco lungo e preoccupante. I soli atti messi in essere dalla giunta, e la cui vera portata è ignorata a volte da una parte degli assessori che pur hanno deliberato, certamente da una gran parte dei consiglieri di maggioranza, certissimamente dai partiti che li sostengono, sembrerebbero favorire i compari ed i compari dei compari. Sui giornali invece continuiamo solo a leggere di casse comunali vuote, colpa del centro destra. Ma è grazie a quel centro destra, tanto diffamato dal centro sinistra, che Caserta ha oggi cantieri aperti e cantieri che apriranno. Di nuovo in programma non c’è nulla. Anzi, per come stanno le cose, ci dovremo aspettare un incremento dei prelievi comunali grazie alla finanziaria del governo Prodi. E così dalla tanto decantata filiera istituzionale di centro sinistra (Comune Provincia, Regione, Governo nazionale) saremo certamente i cittadini più tartassati fiscalmente in Italia, come del resto già lo siamo per il pagamento della benzina, della tassa sui rifiuti, della sanità ecc. ecc. Un sincero grazie quindi a Petteruti, De Franciscis, Bassolino e Prodi ed un augurio ai cittadini casertani per i prossimi cento giorni. (11 ottobre 2006-21:05)