SANTA MARIA CAPUA VETERE - Caserta - Assolti dall’accusa di estorsione perché il fatto non sussiste i titolari di un caseificio di Cancello ed Arnone, Lorenzo e Carlo Corvino, raggiunti a luglio del 2005 da un’ordinanza cautelare. Prima della loro scarcerazione – decisa dal tribunale del riesame – nei confronti dei due imprenditori fu chiesto anche il sequestro della loro azienda che il gip rigettò. Oggi, davanti al gup Meccariello del tribunale sammaritano, si è tenuta l’udienza al termine della quale i fratelli Corvino sono stati assolti. A difenderli, gli avvocati Alfonso Furgiuele, Rosario Pagliuca e Lidia Marino. I Corvino, fin dall’inizio, si sono proclamati innocenti producendo un’ampia documentazione difensiva. Secondo l’accusa nata dalla denuncia di un imprenditore, tale Secchione – accusa, sconfessata oggi dalla decisione del gup – i due Corvino avrebbero ottenuto un finanziamento regionale di 800 mila euro per la ristrutturazione del caseificio presentando quietanze per lavori «estorti» al titolare di un’impresa. Estorsione, in particolare, che fu ipotizzata dalla Procura tanto da sfociare in arresto. La somma sarebbe transitata su un conto corrente la cui movimentazione fu stata analizzata dagli inquirenti. Il caseificio Corvino, fondato dal padre dei due imprenditori, ha aperto punti vendita anche in provincia di Napoli è gestito da Carlo che si occupa della produzione e delle risorse umane e da Lorenzo che cura tutti gli aspetti della commercializzazione e del marketing. (6 ottobre 2006-21:52)