Un ecocardiografo entra nelle corsie dell'Ospedale di Procida grazie alla donazione della Casa di cura “San Michele” di Maddaloni (Caserta).
Su proposta del Servizio di Ecocardiografia della Clinica, di cui è responsabile Maria Gabriella Grimaldi, è stato donato un ecocardiografo al presidio della Asl Napoli 2 inaugurato nel febbraio scorso.
L’ecocardiografo è uno strumento all’avanguardia che si basa su un sistema a ultrasuoni e permette di screenare prima e monitorare poi, in modo veloce ed efficace, i pazienti affetti da patologie cardiovascolari.
Si tratta di una metodica diagnostica non invasiva per esplorare l'anatomia e la funzione del cuore che permette di ottenere informazioni ‘in diretta’ durante l'esame. L'esame ha un ruolo fondamentale nella valutazione delle dimensioni e della funzioni delle camere cardiache e di quella delle valvole cardiache.
L’ecocardiografo consente la diagnosi precoce delle cardiopatie specie coronariche sui pazienti predisposti all’infarto, all’angina e allo scompenso cardiaco. Questo strumento diagnostico offre una vasta gamma di misure, calcoli e referti per monitorare il flusso del sangue permettendo inoltre di prendere immagini in modo tale da rivederle e archiviarle in una fase successiva.
Grazie al nuovo macchinario - generosamente offerto dalla famiglia Barletta, proprietaria della Casa di Cura “San Michele” - si potrà migliorare l’efficienza nella prevenzione e la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, riducendo il rischio cardiologico sulla popolazione.
“L’Ospedale di Procida rappresenta un centro sanitario e poliambulatoriale di primaria importanza per l’utenza isolana”, riferisce la dr.ssa Grimaldi, che in memoria del padre, il cardiologo procidano Salvatore Grimaldi, sarà disponibile a proporre corsi di aggiornamento sulla metodica o quant’altro serva al fine di istituzionalizzare un primo livello di diagnostica cardiologica non invasiva al servizio della popolazione locale.(5 ottobre 2006-08:57)
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