Un telegramma di cordoglio a firma del prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, è stato inviato ai familiari familiari di Vincenzo Cardella, il giovane di San Prisco morto al Celio di Roma dopo alcuni giorni di prognosi riservata. Commoventi le parole del prefetto. Cordoglio è stato espresso anche dal consigliere regionale Paolo Romano. Ecco il testo:
“Risulta assai complicato, in questi momenti, trovare un modo per la politica e per chi la rappresenta, per rapportarsi al dramma familiare della famiglia Cardella e della comunità tutta di San Prisco. Ecco perché credo sia anche opportuno stringermi personalmente al loro dolore. Che è anche il mio. Perchè Vincenzo Cardella è da sempre un eroe. Perché tali sono i giovani che decidono di lasciare i propri affetti e la propria Patria per recarsi in territori martoriati per portare pace, giustizia e democrazia. Le missioni di Pace tali restano, senza colore politico, senza strumentalizzazioni, senza vincolo di appartenenza. E mentre vi è chi a tutti i costi vuol fare demagogia con bieco chiacchiericcio, vi sono tanti Vincenzo pronti a sacrificare la vita così come la sacrificano. Con loro genitori, fratelli, fidanzate, mogli distrutte”. (2 ottobre 2006-18:50)
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“In questi momenti, rapportarsi al dramma della famiglia Cardella e del Comune di San Prisco, non è facile anzi assai complicato. Ecco perché credo sia anche opportuno stringermi personalmente al loro dolore. Vincenzo Cardella era un eroe ed è morto da eroe per una causa dai principi assai nobili. Eroi sono i giovani che decidono di lasciare i propri affetti e l’Italia per recarsi in territori martoriati per portare pace e democrazia. Le peace keeping oparations, del resto, tali restano. Vincenzo è stato pronto a sacrificare la vita. Con lui i genitori e la fidanzata”.
Consigliere Comunale San Nicola la Strada
Domenico Russo
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