Caserta (di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere Comunale a Caserta) - Siamo di nuovo in emergenza rifiuti. E’ triste doverlo dire ma ancora una volta siamo stati facili profeti. Del resto non ci vuole molto con quest’amministrazione a predire le cose considerata l’inattività della stessa. Infatti se i problemi non vengono risolti ovviamente essi si ripresentano ed è quanto sta accadendo in questi giorni. Di nuovo, ai piedi dei cassonetti ormai stracolmi, esistono cumuli di sacchetti maleodoranti che invadono anche i marciapiedi, i pedoni sono costretti a camminare lungo la sede stradale con i conseguenti pericoli, ecc. ecc. Non è ancora passato un mese dal consiglio comunale, voluto da noi della minoranza, con all’ordine del giorno proprio i rifiuti. Ebbene in quell’occasione il sindaco e la sua maggioranza si affrettarono a rigettare la nostra mozione che chiedeva di programmare azioni preventive che limitassero i disagi delle future emergenze. Con l’arroganza che distingue quest’amministrazione il sindaco ci fece rispondere che le nostre erano solo azioni strumentali e che se i rifiuti vengono prodotti l’amministrazione comunale non li può certo mangiare pur di toglierli dalle strade. E’ come dire che non possiamo far nulla per un temporale e i disagi che ne conseguono. Perché, per prevenire le conseguenze di un temporale non si predispongono tombini per far defluire le acque?. E perché altrettanto non si può fare per i rifiuti? Cosa sta facendo il sindaco, assieme alla sua giunta? Tutti i comuni, grandi come Aversa, o piccoli come Arienzo affrontano con coraggio quest’emergenza ormai cronicizzata determinata negli anni soprattutto da Bassolino. Caserta, città capoluogo, città di turismo non ha la capacità di affrontare il problema. Ma già il sindaco è in Russia forse a firmare trattati di non proliferazione nucleare o per risolvere i problemi del gas russo in Europa. E ciò in aiuto al presidente della provincia a Bush a Blair ed al Papa. Buona notte Caserta. (27 settembre 2006-20:48)
Sullo stesso argomento
"Le dimissioni del Commissario per l'emergenza rifiuti in Campania impongono una riflessione seria e responsabile. Pur apprezzando la tenacia e gli sforzi del prefetto Catenacci, bisogna prendere atto che l'azione del commissariato non è riuscita a venire a capo di una situazione inestricabile". Lo afferma, in una nota, il senatore Gennaro Coronella, presidente provinciale di Alleanza Nazionale di Caserta. "Infatti, non è dato sapere quando sarà completato l'impianto di termovalorizzazione di Acerra, mentre i lavori per quello di Santa Maria la Fossa non sono ancora iniziati; per la raccolta differenziata siamo all'anno zero; non si riescono ad individuare i siti per le discariche; le attività per le bonifiche ambientali sono ferme; le amministrazioni provinciali contestano le attività del Commissariato impugnando persino il bando di gara per lo smaltimento dei rifiuti", aggiunge Coronella. Per il parlamentare di Alleanza Nazionale "questo è il risultato dopo oltre 12 anni di gestione straordinaria senza considerare gli enormi sprechi di risorse di cui occorrerà dar conto anche politicamente e non solo in sede contabile o giudiziaria. Occorre chiudere la fase commissariale e passare le competenze a Regione, Province e Comuni. Le dimissioni di Catenacci, al quale esprimo la mia personale solidarietà, possono costringere la politica a voltare pagina e ad assumersi le proprie responsabilità. Al presidente Bassolino, che non è affatto estraneo al fallimento dell'azione del commissariato rifiuti, chiedo un gesto di grande responsabilità ed evitare ulteriori danni alla Campania: si adoperi per la chiusura del Commissariato rifiuti e per il conseguente passaggio delle competenze". "In tale senso, annuncio che presenterò una interpellanza al Presidente del Consiglio dei Ministri", conclude l'esponente di An.
|