(Comunicato Segreteria Udc) - Si, avete letto bene! La casa canonica del Parroco della Chiesa dell'Annunziata è destinata ad essere demolita. Dopo più di quarant'anni per quella che il rione ritiene un'opera benemerita di Don Vincenzo Schiavone è prevista la "demolizione senza ricostruzione". E' questa la previsione che questa Giunta si appresta ad approvare dopo il prossimo 6 ottobre con l'adozione del nuovo P.U.A. (ai sensi della legge regionale nr 16/04), ancora definito impropriamente "piano di recupero". Come dire che l'Ente, dopo essersi impossessato dei beni delle ex "Opere Pie" ed aver destinato il ricavato della vendita dei terreni per le suppellettili della stanza del Sindaco, porta a compimento l'opera sfrattando il Parroco. Cosa dovrebbe sorgere al suo posto? Ai sensi dell'art. 13 delle norme di attuazione, un bel giardino nel quale il reverendo nemmeno potrà parcheggiare una roulotte o installare una tenda canadese. Davvero mortificante per la città sapere che uno dei suoi migliori elementi, pure acquisito, veda ricambiato il suo impegno per la comunità con un simile affronto. Il piano che tanto è stato decantato dalla Frattolillo, al punto tale che in alcuni comunicati stampa dichiarava di essere "passata alla storia", si è rivelato ignominioso sotto questo aspetto anche perché non riesce nemmeno a tutelare la proprietà comunale qual'è la casa canonica. Stessa sorte tocca alla palestra dell'Istituto "Novelli" poiché anche questa è destinata alla demolizione; alla faccia delle necessarie strutture scolastiche e sportive anche qui un bel giardino. Poiché conosciamo anche la cura che questa amministrazione ha sin'ora riservato al verde pubblico, dubitiamo che questi pochi metri quadri possano avere una migliore sorte. Ci perdoni, don Vincenzo! (21 settembre 2006-14:20)