(di Paolo Romano, consigliere regionale) - “Ancora una volta, per l’ennesimo anno, è stata una estate difficile per i cittadini di Santa Maria Capua Vetere alle prese con una riproposta emergenza rifiuti. Non è possibile consentire oltre lo scempio ambientale che puntualmente si abbatte sulla città rendendo impossibile la vita ai residenti e scadente la qualità di una aria irrespirabile e nauseabonda. Nei prossimi giorni sarà inoltrata una interrogazione consiliare all’assessore regionale competente affinchè sensibilizzi il Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti perché faccia un punto della situazione sulla questione relativa al Cdr di Santa Maria Capua Vetere ed affinchè faccia il possibile per diminuirne la portata del conferimento dei rifiuti. Non si possono sversare, infatti, in un impianto predisposto per la lavorazione e lo smaltimento di ottocento tonnellate, oltre le milletrecento. Per di più invierò una missiva alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per sensibilizzare un intervento di verifica del regolare funzionamento del Cdr volto alla tutela della salute pubblica; sopratutto per i sammaritani ma anche per le popolazioni dei comuni limitrofi pure colpiti dai miasmi dell’impianto. Ed inoltre invocherò l’acquisizione di dati utili a comprendere il livello di pericolo per la salute di tutti quanti operano nell’impianto in questione”. (6 settembre 2006-19:25)