Mentre la macchina del tempo scorre, il conto alla rovescia scandisce gli attimi che separano Casertavecchia dall’inizio del Festival. E’ un orologio immaginario che si percepisce nell’aria e dà ritmo agli ultimi attimi prima di quello che la Regione Campania non ha esitato a definire “grande evento”. E in effetti basta passeggiare per il Borgo, lasciarsi andare all’atmosfera “magica” che trapela dai muri e dai ciottolati..basta osservare i volti e i sorrisi dei turisti che si trovano davanti giganteschi cartelloni gialli e neri e ad una scritta…:LIBERAMENTE. “E’ un luogo incantato”, raccontano i signori Elena e Francesco. Arrivano da Cesena e faticano a tener fermi Luca e Pietro, 11 e 7 anni, che scorrazzano per le stradine scattando foto ad ogni angolo. “Abbiamo saputo del Festival solo oggi – dicono – e pensiamo di fermarci almeno per la serata di inizio. Peccato saranno di certo bei giorni”. Anche Antonio ed Angela, sposi da oltre 50 anni che arrivano da Cosenza sono affascinati dall’atmosfera che definiscono “ferma nel tempo”. “Siamo qui da due giorni – spiegano – e siamo incantati dall’ospitalità e soprattutto dall’ottimo cibo di Casertavecchia”. Il turismo..una risorsa per il Borgo. Non si viene qui solo dalle Regioni vicine, passeggiando per i vicoli si incontrano visitatori di ogni nazionalità, come Tony e Pia, coppia canadese “in visita ai parenti”. Osservano il cartellone, non comprendono una virgola, “ma si capisce che è proprio un bel festival” , dicono. “Goran Bregovic è la mia passione – racconta Pia -. Non possiamo restare fino al 7 settembre (data del concerto, n.d.r.), ma i primi due giorni non mancheremo!”. E’ facile restare incantati dal Borgo di Casertavecchia, anche se si è Parigini o se si viene da luoghi d’arte nostrani, come l’Emilia Romagna o il Veneto… ”Il Duomo sembra la chiesa di San Giusto di Trieste” – dice il signor Antonio. Poi parla dei concerti, degli appuntamenti gratuiti, sorride leggendo in cartellone i titoli degli spettacoli di cabaret..”Questi li conosco – dice ridendo – sono quelli di Zelig!”. E’ facile anche lasciarsi rapire dai percorsi che il Festival quest’anno renderà ancora più suggestivi. Scivolando per via Torre e lasciandosi il panorama alle spalle si arriva dritti dritti nella bottega “Arte al Borgo”: centinaia di acchiappasogni, gingilli di legno, souvenir e prodotti di artigianato. Pierino Bosco, padre della proprietaria e presidente dell’Associazione Giullari è “innamorato” del Festival. ”E’ iniziato anni fa – ricorda il signor Bosco – e da allora abbiamo preso coscienza dell’arte e del teatro. Forse SETTEMBRE AL BORGO non “pagherà” nel breve periodo in termini di business, ma alla lunga sì..I risultati del Festival arrivano col tempo, perché la gente torna”. Alla promozione del territorio ed alla valorizzazione di Caserta e Casertavecchia tiene soprattutto la Regione Campania, che ha fortemente sostenuto il Festival credendo nell’idea di luogo inteso come “incontro” ed aiutando una kermesse che ogni anno si fa più “libera” e ricca di eventi. “I turisti che vorranno visitare Caserta e la sua provincia avranno un’occasione in più: il SETTEMBRE AL BORGO – spiega Marco Di Lello, Assessore al Turismo della Regione -. L’iniziativa quest’anno presenta un cartellone particolarmente interessante che offrirà agli spettatori diversi appuntamenti culturali”. “Si tratta di eventi programmati per promuovere un territorio che, grazie ai progetti già realizzati , quest’estate ha registrato un incremento di turisti del + 2% nelle strutture alberghiere, mentre nei Bed&Breakfast l’aumento è stato del 10% - continua Di Lello -. Sono risultati positivi che confermano le scelte operate dalla Regione come la valorizzazione dei beni culturali con l’organizzazione di eventi (apertura notturna della Reggia di Caserta, “Leuciana Festival” e “Settembre al Borgo”): una carrellata di manifestazioni programmata per oltre quattro mesi, così da non lasciare “soli” gli italiani e gli stranieri che dopo il relax desiderano approfondire le loro conoscenze culturali o assistere a spettacoli divertenti”. Di momenti suggestivi e divertenti, in effetti, la trentaseiesima edizione di SETTEMBRE AL BORGO è ricca..lo sanno i commercianti, lo sanno gli abitanti del Borgo. “Di Casertavecchia non ne parla mai nessuno – dice la signora Maria, del bar “’A Marchesina – almeno il Festival è un modo per farci conoscere, anche se il Borgo andrebbe sostenuto anche a manifestazione finita”. La pensa così anche Pietro, il proprietario del bar “Il Campanile”: “Per me l’Ept ha avuto un’ottima idea – spiega – quella del menù turistico a 15 euro. E poi sono ottimi gli spettacoli gratis..anche se temo che l’11 settembre, quando tutto finirà, il Borgo tornerà in silenzio”. E se anche Don Pietro – parroco del Duomo – raccomanda di “non pensare al Casertavecchia solo nei giorni del Festival”, dà comunque la sua benedizione. “E’ un’occasione di festa – dice – soprattutto per le trecento anime di questo Borgo incantato”. Mancano solo due giorni…quarantotto ore.. poi SETTEMBRE AL BROGO potrà LIBERAMENTE prenderà il via. (30 agosto 2006-08:42)