(di Riccardo Ventre, Eurodeputato) - Nonostante il periodo estivo proseguono a ritmo serrato i lavori per la presentazione, anche nelle altre province della Campania, del P.P.E. in questa regione. Il forte entusiasmo registratosi a Salerno il 21 luglio scorso, ci da la spinta necessaria per andare avanti anche in questo periodo solitamente destinato alle vacanze ed al riposo. Stiamo lavorando da tempo, in effetti, alla formalizzazione di un calendario di scadenze, secondo il quale nella seconda metà di settembre si terrà a Caserta, in luogo ancora da decidersi, la convention di presentazione del nuovo Soggetto Politico. Questo si propone di coniugare il popolarismo laico ed il popolarismo cattolico e quindi la tradizione mitleuropea con quella più propriamente italiana. La scelta del popolarismo rappresenta la continuazione della tradizione politica dei democratici che hanno posto, alla base dell’agire politico, l’ispirazione cristiana e la solidarietà sociale. Al nuovo soggetto politico stiamo ormai lavorando da tempo, anche sulla base del forte stimolo datoci dal Presidente Berlusconi al congresso del P.P.E., convinti che, senza un ancoraggio europeo, nessun partito può più diventare protagonista nella vita politica italiana e questo in quanto le decisioni chiave vengono ormai prese a livello internazionale. I Partiti sganciati dal PPE o, per quanto riguarda la sinistra, dal PSE, sono partiti destinati a sopravvivere giusto il tempo di una legislatura, messi insieme, più che da affinità ideologiche, da esigenze numeriche. Ciò che si sta verificando in Italia, dopo le politiche, è l’evidenza di quanto detto: il mancato ancoraggio al PSE dei due partiti maggiori del centro sinistra, DS e Margherita, ha ulteriormente frammentato lo scenario politico della coalizione di governo, creando l’instabilità politica che ormai, anche ai meno addetti ai lavori, appare di tutta evidenza. Il Partito al quale stiamo lavorando sarà un partito che farà “politica” e quindi rifuggerà le conflittualità personalistiche, lavorerà per dar vita in Italia, sul modello del P.P.E., al Partito dei moderati e riformisti, lavorerà per una forte valorizzazione delle autonomie locali e la novità, in parte italiana ma sul modello tedesco e spagnolo, consiste nel fatto che si caratterizzerà per la forte connotazione di autonomia partitica regionale. Questo è quanto riteniamo indispensabile per il nostro Paese, questo è ciò che la gente ci chiede. (18 agosto 2006-12:30)