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TURISMO, VENTRE: 'NELLA NOSTRA PROVINCIA NON C'E' SOLO LA REGGIA DI CASERTA'


(di Riccardo Ventre, Eurodeputato) - Credo che Caserta abbia un primato negativo, quello cioè di avere, durante il corso dell’anno, un numero elevatissimo di turisti i quali però non conoscono la città né i suoi dintorni. Infatti essi, qualunque sia il mezzo di trasporto, giungono nelle immediate vicinanze della Reggia dove quindi si dirigono e, dopo averla visitata, vanno via riprendendo il treno, la propria auto od il pullman, tutti di fronte all’ingresso della struttura. Certo che, sotto questo aspetto, i turisti non possono proprio lamentarsi della nostra ospitalità: siamo talmente bravi da permettere loro di visitare uno dei siti italiani più importanti senza ulteriori spese, se non il pagamento del biglietto d’ingresso al monumento. Essi infatti hanno la possibilità di arrivare e, senza perdere ulteriore tempo, perché vicini, visitano la Reggia e vanno via, raggiungendo quindi di nuovo le mete di partenza. Questa, a mio avviso, la considerazione dalla quale bisogna partire per far sì che il turismo a Caserta non sia solo più di passaggio. Tra l’altro questo mordi e fuggi penalizza altre mete della nostra città e della nostra provincia, quali il borgo di Casertavecchia, S. Leucio e le bellezze di cui è ricca la nostra terra quali il museo di Capua, l’anfiteatro di S.Maria Capua Vetere, il mitreo, il Matese, il Monte Maggiore, le nostre coste, Roccamonfina, solo per citarne alcune. Allora, succintamente, un piccolo accorgimento di semplicissima attuazione, che non vuole rappresentare benché minimamente la soluzione completa del problema, potrebbe consistere nel dislocare i parcheggi, destinati ad accogliere i pullman e le macchine dei turisti, nei pressi del monumento ai Caduti. Questo permetterà la possibilità di far camminare a piedi i turisti e quindi “costringerli” a conoscere almeno le strade principali della nostra città, a guardare le vetrine dei bellissimi negozi e quindi fare acquisti, a localizzare i ristoranti dove poter consumare eccellenti pasti. Naturalmente l’abbellimento della città dovrà continuare. In merito tanto è stato fatto dall’amministrazione di centro destra che ha cambiato il suo volto con l’installazione di fontane, aiuole, il riassetto dell’intero Corso Trieste e di quanto ha previsto per le strade nelle immediate vicinanze dello stesso i cui lavori presto inizieranno. A questi interventi, già iniziati o di prossima attuazione, ne andranno aggiunti altri, di informativa, sugli ulteriori siti da visitare per esempio con l’installazione di bacheche con foto e la distribuzione di depliant e di itinerari da seguire, oltre che il potenziamento della cartellonistica “gialla” e quant’altro. Con la Provincia già attuammo numerose iniziative tese a far conoscere in Italia ed all’estero le bellezze della nostra terra. Il palazzo della provincia, al C.so Trieste, dove attualmente ballano i topi, si costruiscono bagni privati, si espandono segreterie di assessori, potrebbe essere utilizzato come momento di pubblicazione delle bellezze della provincia nel senso che potrebbero concedersi in uso gratuito ai comuni le varie stanze affinché ciascun comune possa mettere a disposizione del turista foto, depliant, films e tutto ciò che serve a far conoscere quelle realtà. In questo modo si raggiungerebbero vari obiettivi: 1) che l’Ente provincia riunifichi gli uffici in una sola sede, quella dell’area S.Gobain appositamente già costruita, rendendo così una grande utilità all’utente; 2) che il palazzo della provincia serva autenticamente a utilità dell’intera comunità provinciale; 3) una conoscenza globale, in poco tempo, dell’intera realtà provinciale di guisa che il turista possa scegliere le ulteriori mete da raggiungere. Il tutto, naturalmente, con la presenza di personale idoneo ad indirizzare e consigliare il turista stesso. Queste proposte, concretamente ed immediatamente concretizzabili con poca spesa, non vogliono certamente essere, da sole, la panacea per un turismo che a Caserta non sia più destinato ad essere consumato nel giro di una giornata solamente, ma certamente possono essere di stimolo verso gli attuali amministratori, assolutamente interti, volte ad una ricerca delle cose da fare per sviluppare la permanenza a Caserta dei turisti e di informativa, verso questi ultimi delle cose che è possibile visitare. Questo discorso dovrebbe portare anche ad azioni comuni pubblico-private per la concertazione di un’offerta di “pacchetti”, come oggi si suole dire, a prezzi vantaggiosi ed incentivare così i turisti a rimanere e quindi far loro comprendere e sapere che Caserta non è solo Reggia. (14 agosto 2006-15:00)

 
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