Probabilmente si conoscerà il prossimo novembre, con l’insediamento ufficiale del nuovo rettore, il preside della facoltà di Medicina Francesco Rossi, il nome da attribuire alla Sun, la Seconda Università di Napoli con sede a Caserta oramai da ben 14 anni che proprio lo scorso febbraio ha festeggiato il compleanno. A sei mesi fa risalgono anche le riunioni del senato accademico e di una speciale commissione istituita per trovare un nome all’ateneo casertano, almeno per svincolarlo dalla sudditanza partenopea sotto il profilo della denominazione. Una ricerca vana e disperata che non ha dato, sino ad oggi, buoni frutti anche a causa di un disguido relativo al mancato inserimento all’ordine del giorno dell’argomento in una delle ultime riunioni del senato. Le proposte - scaturite nel corso dei consigli di facoltà, del consiglio degli studenti e degli incontri tra gli impiegati – erano approdate in seno a una commissione composta dai presidi, da un rappresentante degli iscritti, da uno del personale tecnico-amministrativo e da uno dei ricercatori. Il nome che meglio risponde alle caratteristiche dell’ateneo nato dalla costola della «Federico II» di Napoli non si trova. Per la verità qualche nome è venuto fuori, ma nessuno è stato ritenuto idoneo per un motivo o per un altro: «Terra di Lavoro», «Carlo I», «Carlo di Borbone», «Campania Felix», «Pier delle Vigne», «Università di Napoli e Caserta» non rispecchierebbero appieno ed in totale il profilo dell’ateneo casertano. E se c’è chi, tra qualche docente è affezionato all’acronimo Sun, qualcun’altro, forse giustamente, ha lanciato la proposta di affidare la ricerca del nome ad un’agenzia specializzata nel campo della comunicazione. Insomma, alla Sun, creativo cercasi. (dal Corriere del Mezzogiorno di Domenica 13 agosto 2006)