Ancora una volta siamo costretti ad assistere ad una manifestazione di arroganza da parte del centrosinistra nazionale e regionale e di servilismo e autolesionismo da parte di alcuni partiti del centrosinistra casertano. Il riferimento è alla defenestrazione, perché di ciò si tratta, della dottoressa Petrenga da Sovrintendente ai Beni Culturali di Caserta. La mia considerazione prescinde dalla grande stima personale che nutro per la stessa Petrenga a cui noi tutti casertani dobbiamo gratitudine per aver ridato dignità ai Beni Culturali attraverso una moderna ed efficace gestione degli stessi. La mia considerazione è più propriamente politica, dal momento in cui, ancora una volta Caserta viene colonizzata a favore di Napoli. Ormai, purtroppo, non c’è più limite a niente: non esistono intelligenze casertane, secondo il parere del centrosinistra, da valorizzare pur nell’ambito del suo stesso schieramento? I direttori generali delle Asl e degli ospedali sono estranei alla realtà casertana, così come anche i primari di recente nomina. Per non parlare della miriade di consulenti e professionisti nominati in Enti governati dal centrosinistra. Come è estraneo, ora, anche il nuovo Sovrintendente. Mi chiedo: è mai possibile che nel centrosinistra casertano non vi siano uomini o donne in grado di governare le cose casertane? Immagino che su questo punto i soliti soloni mi attaccheranno accusandomi di provincialismo. Ma credo che svolgendo il mio lavoro per tutte le parti d’Europa, ed essendo dunque a contatto con varie culture, civiltà e popolazioni, proprio di ciò io non possa essere accusato. Le mie preoccupazioni in merito alla sostituzione della dottoressa Petrenga sono politiche sono squisitamente politiche per un duplice motivo: da un lato perché solo chi è del luogo conosce circostanze, fatti, persone e situazioni per cui può meglio interpretare i bisogni della gente. Dall’altro canto, perché ciò che sta accadendo a Caserta in una parte del centrosinistra, seppur non nella sua totalità, è un evidente asservimento dei dirigenti locali ai dirigenti partenopei ed il riferimento è ai tantissimi vassalli politici.,come il dottor De Franciscis, il suo vice ragionier villani e a tanti altri. Il mio appello è rivolto agli onorevoli Squeglia, Brancaccio e Ferraro, all’assessore provinciale Milani, al suo omologo socialista Dell’Aquila e all’assessore comunale casertano Ciontoli e al consigliere comunale Boccagna affinché si ribellino a queste intrusioni anomale che, più che danneggiare la casa delle Libertà, danneggiano, purtroppo in lamiera cospicua, l’economia e i cittadini casertani. E ricordando loro, che tra l’altro ben lo sanno, che secondo la nostra Costituzione la Pubblica Amministrazione è neutra, nel senso che essa deve solo concorrere al benessere dei cittadini e non, di certo, alle fortune politiche dell’una o dell’altra parte. (3 agosto 2006-19:00)

Commissione atti Giunta

In una clima di reciproca collaborazione tra maggioranza e minoranza si è insediata oggi la Commissione consiliare permanente di Garanzia sugli atti di Giunta e su tutti gli atti amministrativi preseduta dall’onorevole Riccardo Ventre. Durante i lavori della importante commissione, tra l’altro, si è proceduto anche alla nomina della consigliera diossina architetto Angela Bonavolontà a vice presidente della stessa commissione. “Con piacere ho potuto costatare un clima positivo e fattivo che si è istaurato in commissione – dice l’onorevole Riccardo Ventre – che mi lascia ben sperare per i lavori successivi. Detto questo, comunque, è chiaro che intendo svolgere il mio ruolo di presidente nel rispetto dei ruoli, senza alcuna volontà inquisitoria, ma non facendo sconti a nessuno perché si tratta di una funzione amministrativa vitale che può e deve garantire, ai cittadini casertani, il pieno rispetto delle regole e l’assoluta trasparenza degli atti più importanti che saranno posti in essere dall’Amministrazione Comunale”.