CASERTA – Voci Confuse, perché il mondo d'oggi è il frutto della difficoltà di comunicare con gli altri; perchè tutti vogliono, hanno necessità di parlare per dire la loro, ma il frastuono di sottofondo sminuisce il loro impegno, quel che dicono; Voci confuse perché nel bailamme generale si smarrisce anche il senso di chi dice il giusto od opera bene senza l'aiuto dei potenti, mentre chi regge il governo temporaneamente preferisce i laudatores. E' questo il senso del sottotitolo della quarta edizione di «Eremo Visibile Invisibile: Voci Confuse», il Festival del teatro di ricerca e della musica sperimentale che si organizza ogni anno a fine agosto a Caserta, sui colli Tifatini, nel magnifico scenario dell'Eremo di San Vitaliano, antica chiesa con annesso ostello immersa nel verde e nella storia, a due passi dalla medievale Casertavecchia. Organizzato da sempre da un collettivo composto da laici e sacerdoti, che lo anima contemporaneamente in tutte le sue parti senza distinzioni, Eremo Visibile e Invisibile si propone di dare spazio al teatro, alla musica e alle forme d'arte che difficilmente trovano ospitalità nei normali circuiti, offrendo anche ai grandi artisti di esprimersi, quando vogliono, qualche volta, liberamente da vincoli contrattuali, in una casa dello spirito in cui la regola è dare libertà all'arte. Il Festival è organizzato da Remigia Cavazzuti, Luigi Ferraiuolo, Pierluigi Tortora e don Valentino Picazio. Eremo Visibile e Invisibile sarà presentato alla stampa lunedì prossimo, sette agosto, alle 11.30, alla Locanda Battisti di via Battisti a Caserta. (3 agosto 2006-14:28)