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MARE CON PESCI MORTI TRA CASERTA E LATINA: INTERVENTI IN CORSO


L'assessorato all'Ambiente della Regione Campania, a seguito del fenomeno della moria di cefali che si è registrata sulla spiaggia di Vindicio nel comune di Formia e lungo il litorale domitio, ha provveduto ad effettuare un giro d'ascolto dell'Autorità nazionale Volturno-Garigliano e degli enti locali dei Comuni della costa casertana e del basso Lazio per individuare e rimuovere le cause dell'inquinamento. Sulla base delle relazioni fornite ai tecnici dell'Assessorato regionale, sono state individuate tre possibili fonti di inquinamento: i Regi Lagni, il Volturno e il Liri-Garigliano e sono stati valutati interventi ad hoc. In particolare, per quanto riguarda i Regi Lagni è stata disposta la grigliatura anti corpi-galleggianti e carcasse di animali morti. L'opera di disinquinamento meccanico sarà appaltata dalla Provincia di Caserta. Per il Volturno, invece, si è deciso di accelerare la depurazione partendo dalla città di Benevento, attraverso la riduzione del carico dei materiali sversati nel fiume Calore, tributario del Volturno. Per quanto riguarda il Liri-Garigliano, il segretario generale dell'autorità di bacino, Pino D'Occhio, ha consegnato una relazione in cui, a partire dalle analisi eseguite sui diversi affluenti e, in particolare, sul torrente Cosa, si individuano le possibili cause di inquinamento nel Frusinate, in cui insistono notevoli aree industriali al contrario di quanto si registra a Punta Campanella, dove non risulta che la presenza di pesci morti sia collegata a inquinamento marino. "Si tratta - ha detto l'Assessore alle Politiche ambientali Luigi Nocera - di un monitoraggio fondamentale poiché permette di risalire alle fonti inquinanti e di predisporre, dunque, interventi definitivi atti a risolvere il problema. Attendiamo l'analisi tossicologica dei pesci morti allo scopo di risalire con certezza agli agenti inquinanti e, dunque, alla tipologia industriale responsabile della moria. Già da domani saranno indette riunioni operative con i nostri tecnici e quelli degli enti attuatori per predisporre un piano rapido d'intervento". (2 agosto 2006-18:25)

 
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