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CASO CARRATU': IL CENTRO STA PER CHIUDERE. PROTESTE OGNI GIORNO AD AVERSA


Ieri durate una riunione di tutti i genitori del Carratù sono state stabilite le nuove strategie per evitare la chiusura definitiva del centro diurno. Dalla riunione è emerso che servono almeno 10mila euro subito per sostenere il Centro fino al 25 Agosto, data in cui il responsabile economico dell'ASL CE/2 Francesco Balivo sostiene che arriveranno materialmente le spettanze arretrate, anche se relative solo a due mesi. Ma se è in atto una strategia per chiudere il Carratù è probabile che neanche per il 25 Agosto l'ASL CE/2 verserà le spettanze dovute. I soldi - ben 80 mila euro per coprire tutte le spettanze!- comunque sono stati già anticipati dal Comune di Aversa il 15 Luglio, ma ora non sono più disponibili. Inoltre ogni volta che si deve rinnovare un Budget di Cura i genitori sono costretti a vivere una vera e propria odissea con servizi socio-sanitari sottodimensionati rispetto alle reali necessità dei disabili e con costi insufficienti a sostenerne le spese in modo da indurre il Carratù alla rinuncia, per cui mentre sui giornali Di Girolamo dichiara di aver fatto il suo dovere rinnovando i Budget, poi noi scopriamo che la delibera da lui preparata con oltre tre mesi di ritardo è inadeguata e improponibile: in pratica prende in giro noi genitori ma anche i cittadini che leggono i giornali e si fidano delle sue parole. La signora Andreozzi spiega: «Noi genitori più che vittime dell'ASL CE/2 ci sentiamo vittime del sistema. A parte il Comune -che ha anticipato 80mila euro per il Carratù- nessuno interviene per vedere cosa accade realmente all'ASL CE/2 e quali siano gli interessi economici che ruotano intorno ai Budget di Cura, che rappresentano oltre sette milioni di Euro. L'ASL CE/2 ha spostato le scadenze di impegni precisi presi con il Carratù prima dal mese di Maggio al 22 Giugno, poi al 31 Luglio ed ora al 25 Agosto. Non è possibile pensare di poter prorogare per così tanto tempo la riattivazione del servizio di assistenza a disabili gravi-gravissimi senza capire che in tal modo si causano danni irreparabili ai nostri figli. Perciò, di fronte a questa situazione è doveroso manifestare il nostro dissenso per cui abbiamo deciso di non protestare più presso la Direzione Generale dell'ASL CE/2, considerando che in quei luoghi nessuno è disposto ad aiutarci, ma di spostare la nostra manifestazione in mezzo agli altri abitanti della nostra città di Aversa. Per questo motivo comunichiamo che da Lunedì 31 luglio a partire dalle ore 17:30 saremo presenti con un nostro gazebo a Piazza Municipio per svolgere attività capillare di informazione a tutta la cittadinanza con manifesti, volantini, picchettaggi e quanto altro possa smuovere la coscienza di tutti». (30 luglio 2006-15:35)

 
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