Un comunicato di precisazione di una mamma di un disabile del Centro Carratù di Aversa fa nascere un caso-nel-caso. Ci scrive il dottor Antonio Arduino.

Gentile Direttore, avendo letto su Casertasette una email a me indirizzata dalla Sig. Andreozzi in replica ad un mio articolo apparso su La Nuova Gazetta di Caserta in data odierna, 23 luglio 2006, prima che la stessa giungesse alla mia casella di posta. Poichè la replica era personale e non sarebbe dovuta andare ad altri che all'autore del pezzo, vale a dire al sottoscritto, perchè lo stesso chiarisse la vicenda, cosa che ho fatto scrivendo un pezzo che sarà su La Nuova Gazzetta di Caserta domani lunedì 24 luglio. Considerando la scorrettezza messa in atto dalla Andreozzi perchè, Lei m'insegna, una replica non va diffusa a testate diverse da quella sulla quale è stato pubblicato il pezzo contestato, Le invio in allegato il mio articolo di risposta perchè sia pubblicato su Casertasette nell'ottica di salvaguardare il diritto di replica e far conoscere anche ai suoi lettori la verità sulla vicenda, verità dimostrabile perchè è mia abitudine registrare ogni tipo di intervista. RingraziandoLa per l'ospitalità cordiali saluti Antonio Arduino - 24 luglio 2006

L'articolo:

Il Carratù difensore d'ufficio del senatore Giuliano

AVERSA. I genitori dei ragazzi assistiti dal centro socio sanitario Simona Carratù non ce l’hanno con il senatore di FI Pasquale Giuliano. Nella “battaglia” ingaggiata con l’Asl Ce2 per tutelare il diritto alla salute dei figli, messo in discussione dal mancato pagamento delle spettanze dovute agli operatori del centro, hanno scelto di non coinvolgere Giuliano né il centro destra nella vicenda, perché nessuno pensasse a una strumentalizzazione politica (né di qualsiasi altra natura). Caso mai, se aiuto hanno chiesto è stato al centro sinistra, parte politica di appartenenza del manager dell’azienda, proprio per dimostrare che non c’è strumentalizzazione di sorta. E’ quanto ci scrive Marisa Andreozzi, rappresentante dei genitori dei ragazzi del Carratù. “Smentisco in toto quanto riportato il 23 luglio circa alcune mie dichiarazioni, mai rilasciate, contro il senatore Giuliano. Difatti è una scelta di tutti noi genitori di non coinvolgere esponenti del centro destra nel caso Carratù per non concedere l’alibi alla Ruggiero di una strumentalizzazione politica. Vogliamo ricordare che le tre interrogazioni al Senato, alla Camera ed alla Regione Campania sono tutte ad opera di partiti del centro sinistra, per espressa nostra volontà e per dimostrare all’opinione pubblica che vi sono reali e gravissimi problemi oggettivi e non attacchi di parte. Mi rammarico del fatto che le mie dichiarazioni siano state fraintese: nelle mie affermazioni mi sono sempre riferita a quei politici eletti nel centro-sinistra nella Regione Campania che non si sono mai interessati al caso Carratù e in particolare al Partito della Quercia. Il partito dei Democratici di Sinistra ed i particolare quello aversano ha badato solo a tutelare la propria immagine appoggiando la dottoressa Angela Ruggiero invece di tutelare i cittadini disabili, come hanno fatto tutti gli altri partiti di centro sinistra che hanno deciso con sincero senso di solidarietà di tutelare i nostri figli con disabilità gravissima piuttosto che osservare il colore di parte. Ora i Democratici di Sinistra spieghino cosa intendono fare per porre rimedio a tutti i disastri causati dalla Direzione Generale dell’ASL CE/2 ? Perché è questo che vogliono sapere i cittadini dell’agro aversano”. Fin qui la precisazione che necessita di risposta, non per amor di polemica ma per sgombrare il campo ad equivoci. Esprimendo rammarico per il “fatto che le mie dichiarazioni siano state fraintese” la rappresentante dei genitori ammette di aver fatto delle dichiarazioni, anche se, come ci ha spiegato telefonicamente, aveva considerato uno “sfogo fatto in confidenza” quelle sul senatore azzurro. Sfogo che non è stato l’unico fattoci dai genitori. Prendiamo atto della intenzione ma Marisa Andreozzi dimentica che ad un giornalista non si fanno confidenze. Ad un giornalista si danno notizie, in forma ufficiale o ufficiosa, perché siano pubblicate, se valide. Quanto alla scelta dei genitori di non coinvolgere il centro destra, e quindi il senatore Giuliano, per evitare accuse di strumentalizzazioni è una scelta che rispettiamo. Resta però il dato di fatto che nessuno dei parlamentari eletti nel casertano si è interessato o si sta interessando dell’agonia del Carratù. Eppure i gli eletti sono 12. Otto deputati -Nicola Cosentino (Forza Italia), Mario Landolfi (An), Rosa Suppa e Pierino Squeglia della Margherita, Domenico Zinzi (Unione di Centro), Italo Bocchino(An), Giacomo De Angelis (PCI), Americo Porfidia (Italia dei Valori)- e quattro senatori -Emidio Novi, Coronella, Girfatti, Giuliano tutti di Fi, con gli ultimi tre di Aversa e dintorni- che formano una ricca rappresentanza sia del centro destra che del centrosinistra. Nessuno di loro, ad oggi, è firmatario di un’interrogazione sulla vicenda del Carratù. Neppure Giuliano al quale, però, i genitori del Carratù hanno chiesto di non intervenire. Ma è possibile che per intervenire nella vicenda del Carratù il senatore aversano debba ricevere un invito ufficiale? Comunque, considerando che il centro destra sta dando una mano al centrosinistra su questioni di politica estera, riteniamo che il senatore Giuliano e gli altri tre senatori casertani, avrebbero potuto anche firmare l’interrogazione del senatore dell’Ulivo Luigi Lusi. In fondo la salute è bipartisan, non ha colori politici. ANTONIO ARDUINO