Costringevano alla prostituzione ragazze polacche e ucraine, che invitavano attraverso Internet a raggiungere l'Italia, per indurle a restituire la somma anticipata per le spese di viaggio. La vicenda è stata scoperta, a conclusione di indagini e di appostamenti, dalla Squadra Mobile che ha arrestato nelle prime ore di oggi Anna Cyran, giovane polacca di 21 anni e il suo convivente albanese, Kecy Enver, di 28 anni, bloccandoli mentre tentavano di allontanarsi da Caserta. La polizia aveva avviato le indagini la scorsa settimana a seguito di una segnalazione della polizia polacca e dell'Ufficio consolare attivati dai familiari di una giovane che, attraverso il cellulare, mentre si prostituiva, era riuscita a contattare i propri familiari. I poliziotti sulla base degli estremi dei documenti di identità e di una foto della giovane, forniti dalle autorità consolari, l'hanno rintracciata e condotta in questura, dove ha raccontato la sua brutta esperienza. Contattata via internet da Anna Cyran, ha spiegato alla dirigente della "Mobile" casertana, Olimpia Abbate, era giunta nel nostro Paese con la promessa di lavorare come badante. Una volta in Italia era stata invece segregata in un appartamento di Mondragone, sul litorale casertano, e costretta da Kecy Enver, con continue percosse, a prostituirsi e a consegnare gli incassi fino a quando non avrebbe restituito la somma anticipatale per il viaggio in Italia. Anna Cyran ed il convivente sono stati arrestati per concorso in induzione e sfruttamento della prostituzione.(4 luglio 2006-15:30)