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L'ASL DI AVERSA CONTRO I DISABILI: CHIUDE IL CENTRO CARRATU'


Ad Aversa provincia di Caserta da Lunedì 3 Luglio 2006 chiude, per il mancato rinnovo dei progetti individuali Budget di Cura e per il mancato pagamento di oltre un anno di spettanze, il centro diurno per disabili gravi/gravissimi Simona Carratù. Il Centro Simona Carratù fu definito un centro di eccellenza e un segno di civiltà dal Dott. Franco Rotelli, che nel nostro Paese ha raccolto l’eredità di Franco Basaglia, lo psichiatra che si impegnò per l’approvazione della legge 180 che determinò la chiusura dei manicomi. I genitori dei 31 disabili gravi gravissimi lanciano durissime accuse nei confronti dell’attuale dirigenza dell’ASL CE/2 ed il reato ipotizzato è omissione di assistenza. Difatti i genitori non comprendono come i fondi destinati al socio-sanitario siano improvvisamente esauriti e come il Dott. Di Girolamo responsabile del distretto sanitario 34 non riesca a rinnovare neanche un progetto individuale. Ma non basta. Da Lunedì 3 Luglio i genitori dei 31 disabili gravi/gravissimi porteranno le proprie proteste presso tutte le sedi istituzionali locali e nazionali e tra mercoledì e giovedì comincerà una occupazione ininterrotta con tanto di sciopero della fame presso i locali di via S. Lucia dell’ASL CE/2. «Ormai non è possibile fare altrimenti –commenta la signora Andreozzi- daremo mandato ai nostri legali per chiedere l’intervento di un magistrato: il reato ipotizzato è omissione di assistenza, ed il grave danno procurato ai nostri figli e alle nostre famiglie dopo anni di lotta non è più quantificabile. Tutti noi non riusciamo più a dormire la notte e viviamo nell’ansia più totale. La Dott.ssa Angela Ruggiero al tavolo tecnico di Lunedì 22 Maggio scorso, dopo averci esortato a desistere da qualsiasi forma di protesta, si era impegnata nel giro di quattro settimane a rimuovere tutte le cause che determinavano la chiusura del Centro Simona Carratù. Dopo una lunga ma vana attesa di sei settimane in cui abbiamo lealmente rispettato gli accordi presi, non ci resta che una amara conclusione. La nostra ingenuità ci ha impedito di vedere quella che si è rivelata una trappola mortale per noi e per i nostri figli disabili gravi/gravissimi. I nostri interlocutori ci hanno raggirato facilmente anche questa volta. Da Maggio 2004 veniamo sballottati tra Azienda Sanitaria CE/2, Regione Campania e Comune di Aversa: ora siamo alla disfatta totale e per noi non c’è più un domani».(1° luglio 2006-15:10)

 
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