I sindacati hanno annunciato la sospensione di una manifestazione indetta per il 27 giugno a Roma, davanti a Palazzo Chigi ed al ministero per lo Sviluppo economico, nell'ambito della vertenza Finmek. La sospensione viene motivata da Fim-Fiom-Uil e dalle rappresentanze unitarie dello stabilimento Finmek dell'Aquila in una nota che fa riferimento ad una convocazione ottenuta per il 3 luglio alle 15 presso lo stesso ministero guidato da Pierluigi Bersani. "Dopo l'incontro con il Ministro Bersani - avvertono però i sindacati - si valuterà se annullare la suddetta iniziativa o trasformarla in una manifestazione nazionale di tutto il Finmek". Un presidio con volantinaggio di lavoratori Finmek davanti a Palazzo Chigi e al ministero per lo Sviluppo economico a Roma era stato preannunciato giorni fa per il 27 dai sindacati confederali proprio al fine di sollecitare un incontro con Bersani sulla vertenza di una delle più grandi aziende italiane dell'elettronica e delle telecomunicazioni, in crisi dall'inizio del 2004. Il gruppo Finmek ha dieci stabilimenti in tutta Italia e rischiano il posto quasi 3.000 persone. In Abruzzo sono a rischio 550 posti di lavoro all'Aquila (Finmek Solutions) e circa 170 (Finmek Spa) a Sulmona. I sindacati, era stato sottolineato all'Aquila, vogliono chiarezza su futuro industriale ed eventuali ammortizzatori sociali dato che annunci del passato governo su un intervento di un investitore russo (Sistema Afk) non avrebbero portato risultati. La Finmek, oltre al quartier generale di Milano e a otto siti di ricerca e sviluppo, ha stabilimenti in Campania (Pagani, in provincia di Salerno, e Santa Maria Capua Vetere e San Marco Evangelista in quella di Caserta), Abruzzo (L'Aquila e Sulmona), Veneto (Padova), Piemonte (Caluso, in provincia di Torino), Friuli Venezia Giulia (Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia), Liguria (Genova), Lazio (Ariccia, in provincia di Roma). (21 giugno 2006-14:12)