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BALLOTTAGGIO: MADDALONI (CDL) LA SINISTRA CASERTANA HA POCHE IDEE E CONFUSE


“Certo che la Sinistra casertana non smetterà mai di stupirmi. Prima hanno disatteso il monito di Prodi sulle primarie presentando due candidati sindaci, e ora lo hanno chiamato in causa come salvatore della Patria a pochi giorni dal turno di ballottaggio. Insomma, mi sembra che hanno poco idee ma, come diceva Montanelli, pure confuse. Pur di vincere le amministrative l’Unione è disposta a rinnegare il proprio recente passato fatto di litigi e di dure contrapposizioni sui media locali e durante pubblici convegni. Ma davvero sono convinti che i nostri concittadini siano talmente ingenui da credere a queste finte riappacificazioni che di politico non hanno un bel nulla?” Paolino Maddaloni, candidato sindaco di Caserta per la Casa delle Libertà, è arciconvinto che la pax sancita tra gli schieramenti che hanno sostenuto Petteruti e Alois non sia affatto reale, piuttosto una macchinazione, strutturata pure in maniera debole, per salvare la faccia davanti a un elettorato a loro amico che non ha gradito – e continua a non gradire – la querelle continuata tra le due fazioni che si trascina da prima delle pre elezioni di coalizione fino a pochi giorni orsono quando, una volta preso atto del responso delle urne Alois e soci sono stati costretti obtorto collo di fingere un idillio politico che non si basa su nessuna prospettiva amministrativa comune. “I programmi presentati da Alois e da Peteruti sono assai diversificati tra di loro che, in pratica, non consentono una sintesi se non in maniera estremamente forzata e approssimativa – aggiunge il candidato primo cittadino del centrodestra – d’altronde, sono in gioco due visioni che più lontane tra loro non ci potrebbero essere: quella della finta casertanità (di chi è stato candidato presidente della Provincia da Mastella e Bassolino per poi nominare assessore provinciale Tiziana Panella che non si è fatta scrupolo di dichiarare davanti a milioni di italiani che Caserta doveva essere un sobborgo di Napoli ) del presidente De Franciscis che è stato l”inventore” della candidatura dell’ex assessore comunale Petteruti e quella napolicentrica del governatore Bassolino che vorrebbe fare della nostra città l’ennesima periferia del suo impero dove, probabilmente, dislocare tutte le attività indesiderate altrove. Basti pensare, giusto per fare un esempio, a cosa è capitato in altri comuni di Terra di Lavoro al riguardo dell’annosa vicenda rifiuti. Lo stesso Bassolino, poi, ora sarebbe guarda caso il garante, sempre in nome di una presunta casertanità, di un accordo così improbabile da sembrare fantascienza vera e propria”. (2 giugno 2006-19:15)

 
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