Nell'uovo di Pasqua gli italiani troveranno, oltre alla canonica sorpresa, anche un bel pacchetto di rincari. Dai costi per chi decide di partire, alle spese per pranzi e cene l'Istat, nei dati sull'inflazione di marzo (gli ultimi disponibili), certifica aumenti anche a due cifre rispetto allo scorso anno, e comunque in molti casi superiori all'indice generale del carovita, che il mese scorso è cresciuto del 2,1%. CARO-VACANZE PER CHI PARTE. Dolenti note per chi ha deciso di non trascorrere la Pasqua in città. Pesanti sono i rincari soprattutto per i parchi divertimento, aumentati nel giro di un anno dell' 11,3%: ma anche per i pacchetti vacanza tutto compreso si spende quest'anno parecchio di più (+3,1%). Le famiglie dovranno fare i conti con prezzi più alti anche solo per raggiungere i luoghi di vacanza. Particolarmente svantaggiati coloro che decidono di prendere la macchina: tra carburanti (+9%) e pedaggi autostradali (+2,3%) i portafogli avranno di che lamentarsi, ma male andranno le cose anche per chi sceglie di trascorrere qualche giorno su un'isola, con i prezzi dei trasporti navali in crescita del 4,9%. Più vantaggioso si rivela così per una volta l'aereo (-0,8%), seguito dal treno (prezzi stabili rispetto a un anno fa). Una volta arrivati a destinazione, poi, continuano le sorprese anche per l'alloggio: è vero che gli alberghi sono aumentati solo del 2,1%, ma gli altri servizi di alloggio (che vanno dal B&B ai campeggi, fino agli agriturismi, super-gettonati in primavera) mettono a segno un rincaro del 4,3%. PASQUA IN CASA, ABBACCHIO IN CORSA. E' proprio la voce 'altre carni', che comprende anche il classico agnello pasquale, a registrare uno degli aumenti più sostenuti, con un +3,7% rispetto allo scorso anno: in particolare, la carne ovina o caprina è aumentata del 2,5%. Va inoltre considerato che i prezzi vengono rilevati il 15 del mese, non è quindi escluso che nella rilevazione di aprile (ancora non disponibile) il rincaro dell'agnello sia ancora più consistente. Molto più contenuti (e sotto il tasso di inflazione) gli aumenti registrati da uova (+0,1%), vino (+0,7%), pasticceria (+0,9%) e cioccolato (+1,5%). PRANZO FUORI, PREZZI IN AUMENTO. Il tradizionale pranzo pasquale consumato al ristorante costerà quest'anno il 2,2% in più rispetto al 2005. Ancora peggio andranno le cose per il caffé al bar, con le consumazioni che registrano un rincaro del 2,4%. In questi giorni di festa, tuttavia, ci si potrà consolare passando un po' di tempo libero in un cinema, in un teatro o in museo (la triplice voce, secondo l'Istat, aumenta solo dell'1,1%), leggendo un libro (+1,5%) o ballando in discoteca (+1,5%). Ecco una tabella che mostra gli aumenti di alcune voci del paniere Istat a marzo (rispetto allo stesso mese del 2005). ========================================== VOCE VARIAZIONE % ------------------------------------------ Parchi divertimento +11,3 Carburanti +9,0 Trasporti navali +4,9 Altri servizi alloggio +4,3 Altre carni +3,7 Pacchetti vacanza +3,1 Spese per il culto +2,7 Carne ovina o caprina +2,5 Consumazioni al bar +2,4 Pedaggi autostradali +2,3 Ristoranti e pizzerie +2,2 TASSO ANNUO INFLAZIONE MARZO +2,1 Alberghi +2,1 Cioccolato +1,5 Discoteche e scuole ballo +1,5 Libri +1,5 Cinema, teatri, musei +1,1 Pasticceria +0,9 Vini +0,7 Uova +0,1(15 aprile 2006-22:11)