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ORDIGNO A LICEO 'FERMI' DI AVERSA (CASERTA): SONO SETTE I FERITI


Solo per un caso non ha provocato una tragedia l'esplosione di un ordigno questa mattina all'interno di un bagno del liceo Enrico Fermi di Aversa (Caserta): sette gli studenti rimasti feriti, in maniera non grave, mentre resta ancora ignoto il movente. Un uomo di circa 40 anni è stato visto allontanarsi da un bagno poco prima dell'esplosione. Una studentessa, che ha avvertito una puzza di bruciato, ha dato l'allarme proprio mentre esplodeva l'ordigno, formato da un cilindro di metallo contenente polvere pirica collegato ad una miccia corta. L'esplosione ha devastato i bagni al piano terra nel lato est dell'istituto. Sette studenti, che si trovavano ad alcuni metri di distanza, sono stati investiti da una pioggia di vetri e di frammenti riportando ferite guaribili in pochi giorni. La più grave è una ragazza di 16 anni, medicata all'ospedale Moscati di Aversa con alcuni punti di sutura alla testa. Le conseguenze avrebbero potuto essere molto più gravi se la deflagrazione fosse avvenuta in altra zona della scuola o in un momento diverso, come l'intervallo delle lezioni. Le indagini del locale commissariato di polizia proseguono a 360 gradi. Gli investigatori escludono categoricamente la matrice camorristica. Ipotesi esclusa anche dal dirigente scolastico Umberto Mazzarella che ha spiegato che non erano in corso lavori e non erano previste gare d'appalto e, dunque, non vi erano condizioni per spingere la malavita organizzata della zona ad agire per una intimidazione. L'ordigno, di fattura rudimentale, simile a quelli utilizzati nelle feste patronali, secondo gli artificieri della polizia non é del tipo utilizzato abitualmente dalla camorra per compiere attentati. Non si esclude, invece, che possa essersi trattato di una bravata da parte di qualche studente, di un atto vandalico sfuggito di mano che avrebbe dovuto, probabilmente, soltanto provocare panico e la sospensione dell'attività scolastica per un giorno. Al momento sono al vaglio tutte le testimonianze raccolte in giornata ed in particolare quella di una ragazza che avrebbe raccontato di aver visto poco prima dell'esplosione un uomo di circa 40 anni, con cappello e zainetto, allontanarsi dal bagno e dirigersi verso una delle sei uscite dell'istituto. Una pista, quest'ultima, che non escluderebbe il coinvolgimento di alcuni studenti che potrebbero aver commissionato l'azione ad un esterno. Gli investigatori attendono anche i risultati di analisi effettuate dalla polizia scientifica sul luogo dell'esplosione con strumenti tecnologici all'avanguardia.(4 aprile 2006-21:18)

 
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