La Uil teme che l'accordo con i russi per salvare il gruppo Finmek stia saltando e chiede un incontro col governo per fare chiarezza sul futuro del gruppo in crisi. "La Uilm teme che la proposta di acquisto del gruppo Finmek da parte di una 'newco' costituita in maggioranza dal gruppo russo Sistema Afk possa essere venuta meno", ha detto all'Ansa Fabrizio Fiorito, responsabile Uil nazionale per il settore delle Tlc, riferendosi al salvataggio del gruppo di servizi elettronici con dieci stabilimenti in tutta Italia. "Infatti - ha aggiunto - da oggi circolano voci sempre più insistenti del ritiro dei russi dall'operazione e che invece siano in corso trattative con altri imprenditori. Pertanto chiediamo una convocazione urgente da parte del Governo che faccia chiarezza sulla situazione in cui versa oggi la vertenza". Sviluppo Italia, il Gruppo Finmek e la società russa Afk sistema di recente hanno firmato un protocollo di intesa per la costituzione di una nuova società (una 'newco') destinata all'acquisto dell'attività dell'azienda in crisi. "Se la notizia del ritiro dei russi fosse confermata - ha detto ancora Fiorito - ci troveremmo di fronte a un passo indietro molto preoccupante e l'annuncio da parte del ministero delle Attività Produttive di circa un mese fa che dava per fatta l'operazione suonerebbe solo come propagandistico in vista delle elezioni del 9 e 10 aprile". Il sindacalista ha ricordato che Finmek attualmente è in procedura 'Legge Marzano', "occupa 2.800 lavoratori oggi in gran parte collocati in cassa integrazione straordinaria in scadenza il prossimo agosto". Il gruppo, con quartier generale a Milano, ha siti a Padova, Caluso (Torino), Pagani (Salerno), Ronchi dei Legionari (Gorizia), Sulmona (L'Aquila), Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Genova, Ariccia (Roma), L'Aquila, San Marco Evangelista (Caserta).(31 marzo 2006-19:55)