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CASERTA, LE RAPIRONO IL FIGLIO PER FARLA PROSTITUIRE. DUE ARRESTI


Una albanese, dopo avere subito per anni violenze fisiche e costretta a prostituirsi e a consegnare il denaro ai suoi sfruttatori, ha avuto la forza di denunciarli alla polizia che ha arrestato, a Parma e a Napoli, due di loro: Adil Veseli, di 47 anni, macedone, pregiudicato, e il connazionale Namik Salkurti, di 27. Lo ha fatto - ha spiegato al dirigente del commissariato di Sessa Aurunca, vice questore Giovanni Stagliano - anche per rintracciare il figlio, del quale non ha da tempo notizie. La storia della giovane immigrata è cominciata nel 1998 quando tre persone, tra cui i due arrestati, la sequestrarono in Albania insieme con il figlioletto di 5 anni, e la costrinsero a salire a bordo di un gommone che raggiunse le coste del brindisino. Dalla Puglia la donna fu portata a Castelvolturno e violentata più volte dai suoi rapitori che la costrinsero a prostituirsi. Fu inutile - ha ancora raccontato - ribellarsi ai suoi aguzzini. Fu selvaggiamente picchiata costretta a lavorare, per mesi, l'intera giornata al fine di assicurare ai suoi sfruttatori un milione al giorno. E le fu anche sottratto il figlio. Fermata dalla polizia, nel corso di una operazione per contrastare il fenomeno dello sfruttamento di donne dell'est europeo, la giovane fu rimpatriata ma dopo cinque mesi fu rintracciata dai due arrestati che la costrinsero, minacciando ritorsioni nei confronti del figlio, a rientrare in Italia e a prostituirsi in varie città del nord. L'arresto a Parma di Salkurti e Veseli, per una serie di rapine, consentì alla donna di rientrare a Castelvolturno, alla ricerca del figlio del quale aveva perso da tempo le tracce. Di recente la decisione di raccontare la vicenda alla polizia nel timore di finire di nuovo schiava di Salkurti, scarcerato e trasferitosi di nuovo a Castelvolturno. Sulla base del rapporto della polizia il gip del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, su richiesta del pubblico ministero Donato Ceglie, ha emesso nei confronti dei due ordinanze di custodia cautelare in carcere con l'accusa di sequestro di persona, favoreggiamento , sfruttamento e induzione alla prostituzione, minacce e lesioni. I due sono stati arrestati da agenti del commissariato di Castelvolturno in collaborazione con i colleghi di Napoli e Parma.(21 marzo 2006-06:36)

Nota: Una albanese, dopo avere subito per anni violenze fisiche e costretta a prostituirsi e a consegnare il denaro ai suoi sfruttatori, ha avuto la forza di denunciarli alla polizia che ha arrestato, a Parma e a Napoli, due di loro: Adil Veseli, di 47 anni, macedone, pregiudicato, e il connazionale Namik Salkurti, di 27. Lo ha fatto - ha spiegato al dirigente del commissariato di Sessa Aurunca, vice questore Giovanni Stagliano - anche per rintracciare il figlio, del quale non ha da tempo notizie.

 
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