I clienti preferiti erano affiliati al clan camorristico dei 'Casalesi', forse anche latitanti, solitamente più prodighi, ma non si disdegnavano clienti non legati a organizzazioni criminali, purché disponibili a pagare per ogni incontro dai 200 ai 500 euro o a ricompensare la compagnia con costosi regali. Sono le caratteristiche del giro di prostituzione scoperto dalla polizia nel Casertano, con il 'reclutamento' di giovani casalinghe, impiegate e operaie disposte a incontrarsi con clienti in stanze d'albergo o case private per far meglio quadrare i propri bilanci familiari. Per gli incontri con affiliati al clan le donne venivano scelte con particolari precauzioni: dovevano infatti rispondere non solo alle caratteristiche fisiche richieste dal cliente di turno ma non dovevano essere in grado di riconoscere né il cliente né il luogo dell'incontro. Ai vertici dell'organizzazione - scoperta dalla Squadra Mobile di Caserta diretta dal vice questore Olimpia Abbate - Cipriano Basco, di 63 anni che secondo l'accusa si avvaleva, anche per il reclutamento delle donne da mettere a disposizione dei clienti, di quattro incensurate di Casoria e Afragola. Basco è stato arrestato mentre per le quattro donne , su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il Gip del Tribunale ha emesso il provvedimento di obbligo di dimora nelle rispettive abitazioni. Tutti devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata dallo sfruttamento, favoreggiamento ed all'induzione alla prostituzione Una delle donne è accusata anche di cessione di sostanze stupefacenti a clienti che chiedevano dosi di droga.(20 marzo 2006-20:34)