Simulavano incidenti stradali e, anche facendo ricorso a minacce, dopo aver accusato la vittima, di solito anziana, la costringevano a sborsare decine, talvolta centinaia, di euro per evitare l' intervento delle forze dell' ordine. Con questa accusa, ieri sera i carabinieri hanno arrestato cinque persone per estorsione e truffa. La tecnica di quella che è stata battezzata la 'banda dello specchietto' era sempre la stessa: a bordo di un'auto, dopo aver individuato la vittima, i componenti della banda rallentavano l'andatura, facendosi sorpassare da chi li stava seguendo. Una volta che le vetture erano allineate, lanciavano un sasso contro quella della vittima, costringendola a fermarsi. A quel punto la banda metteva in scena la recita, accusando la vittima di averle provocato un' ammaccatura e pretendendo un risarcimento immediato per la composizione bonaria della vicenda. Gli arresti sono arrivati dopo mesi di indagini coordinate dal pm Gabriele Mazzotta. I carabinieri della stazione di Impruneta e i militari del nucleo operativo della compagnia di Scandicci sono così riusciti a sgominare la banda, ritenuta responsabile di almeno tredici falsi sinistri inscenati tra maggio e dicembre dello scorso anno nella provincia di Firenze. In manette sono finiti V.A., 24 anni, di Nocera Inferiore, A.R., 30 anni, originario del Casertano, A.B., 59 anni, di Nocera, S.B, di 23 anni e L.B., 53 anni, tutti appartenenti a famiglie originarie della Campania, da sempre dedite al nomadismo. Un sesto complice si è reso irreperibile, mentre altre quattro persone, unite da legami di parentela agli arrestati, sono state denunciate. (2 marzo 2006-20:17)