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CASERTA, BANDA DELLO STOCCAFISSO: INDAGINE CHIUSA CON 11 ARRESTI


Con l'emissione di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere (di cui due ai domiciliari), cinque di obbligo di dimora e altre all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria si è conclusa questa mattina un'indagine condotta dal commissariato di Aversa (Caserta) e dal compartimento della polizia stradale di Napoli su una banda specializzata nelle rapine ai tir, ed in particolar modo a quelli carichi di stoccafisso e baccalà provenienti dai paesi del Nord Europa e diretti nelle regioni dell'Italia meridionale. I provvedimenti sono stati emessi dai gip presso i tribunali di Napoli e Nola su richieste delle rispettive procure. A nove persone il provvedimento è stato notificato in carcere perché già detenute per altri motivi. A maggio scorso gli agenti del commissariato di Aversa e quelli della polizia stradale di Napoli, al termine di un'indagine andata avanti per circa due anni e denominata "stock fish" eseguirono il fermo di 35 persone (disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere) con le accuse di rapina e tentata rapina: i camion carichi di merce venivano bloccati prevalentemente sul tratto autostradale dell'A1 che attraversa il territorio della provincia di Caserta. Ma i colpi sarebbero stati commessi anche in provincia di Napoli. Da qui l'intervento delle due procure - Nola e Napoli - territorialmente competenti. Immobilizzati gli autisti i malviventi, come hanno accertato gli agenti del commissariato di Aversa, coordinati dal primo dirigente Enrico Moja, si impossessavano della merce di notevole valore commerciale. In diversi casi, come hanno accertato gli investigatori, gli autisti dei tir oltre ad essere stati immobilizzati avrebbero subito anche sevizie e minacce di ritorsioni affinché non fornissero alcun aiuto agli inquirenti al momento della presentazione della denuncia. I camion venivano bloccati minacciando gli autisti ma anche mediante l'utilizzo di sofisticati congegni elettronici in grado di disabilitare i sistemi di controllo satellitare installati sugli autocarri. La banda, come detto, si era specializzata nel rapinare camion carichi di stoccafisso e baccalà, due specialità ittiche dei paesi nord Europei e largamente consumate in Campania. Rapine che erano diventate molto frequenti tanto da indurre le compagnie assicurative a non voler più stipulare polizze per la merce trasportata e diretta appunto in Campania. I provvedimenti eseguiti oggi, spiegano gli investigatori, rappresentano l'ulteriore valutazione di nuovi capi di imputazione alla luce di quanto emerso da un ulteriore sviluppo dell'inchiesta. (28 febbraio 2006-17:45)

 
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