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CASERTA, GIALLO A S.MARIA C.V. SU ACCOLTELLAMENTO: INDAGINI

di Pina Bruno

(dal Corriere del Mezzogiorno del 28 febbraio 2006)


SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) — Violenza e follia al rione popolare in via Raffaello. Protagonista un noto imprenditore del posto, Massimo Giannetti, proprietario dell'omonimo mobilificio e figlio di Concetta Di Palma, meglio nota come Concetta Mobili, la commerciante di Santa Maria Capua Vetere morta nell'aprile scorso, che negli anni novanta raccolse un grosso successo mediatico. Giannetti è stato denunciato per lesioni personali insieme a 2 complici per aver aggredito un operaio residente in via del Lavoro. Il fattaccio è avvenuto alle 21 circa. La vittima, Antonio Santoro, stava attraversando a piedi via Raffaello, quando è stato immobilizzato da 2 uomini: Massimo Giannetti, 39 anni, e Giovanni Palella, 26 anni. Quest'ultimo, stando al racconto della vittima, avrebbe estratto dalle tasche del giubbotto un coltello e avrebbe colpito Santoro alla gamba destra per 7 volte. Quindi Giannetti lo avrebbe colpito alla testa col calcio di una pistola, per poi scappare a bordo di una Mini Cooper blu, guidata da un terzo uomo, Mario Madonna, 23 anni. Sulla vicenda, indagano gli agenti. Le condizioni di Santoro non sono preoccupanti. Restano avvolte nel mistero le cause dell'aggressione, anche se quella dello spaccio di droga sembra essere la pista più attenzionata dagli investigatori. Al momento, non sono stati rinvenuti né il coltello, né la pistola. Massimo è considerato in città il figlio più « tranquillo » di Concetta di Palma. Il fratello Gerardo è stato per oltre un decennio al centro di una tormentata vicenda giudiziaria, conclusasi nel luglio del 2005 con l'assoluzione dall'accusa di omicidio. (28 febbraio 2005-14:59)

 
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