"La crisi dell'Acms, l'azienda di mobilità casertana in cui la maggioranza azionaria è dell'amministrazione provinciale di Caserta, sta penalizzando fortemente i lavoratori e i pendolari casertani oltre a mandare sul lastrico i circa 700 dipendenti". Lo afferma, in una nota, Giuseppe Sagliocco (Fi), consigliere regionale della Campania. "La Provincia, anziché rinnovare il Cda dell'Acms, ha indicato dei saggi che stanno perdendo tempo da mesi mentre i dipendenti restano senza stipendio e l'Azienza non ha nemmeno le liquidità per riparare i mezzi guasti. Intere zone del territorio provinciale di Caserta sono già senza servizio pubblico. E' quanto accade, ad esempio, a Piedimonte Matese dove, come riportano oggi i quotidiani locali, studenti e lavoratori sono costretti ad organizzarsi in gruppo con le auto o a fare l'autostop per raggiungere Napoli e Caserta. Insomma un ulteriore esempio dell'inefficienza e dell'inerzia dell'Amministrazione provinciale di Caserta nella gestione degli enti e consorzi", conclude Sagliocco. (24 febbraio 2006-14:35)