Sarà la voce di Giancarlo Giannini a guidare i visitatori ne "La Notte dei Re", un inedito percorso serale nella Reggia di Caserta che per la prima volta apre e "illumina" tra musiche e suggestioni gli appartamenti reali e lo scalone vanvitelliano. L'iniziativa, che partirà per il pubblico il 3 marzo, sarà offerta gratuitamente "in anteprima" domenica 26 febbraio in occasione della "Festa dell'Arte" organizzata dall'assessorato al Turismo della Regione Campania. La "La Notte dei Re" è un nuovo percorso di luci, musiche, video e performance teatrali che condurrà i visitatori in una sorta di viaggio nel tempo tra la storia, l'arte, l'architettura e segue il successo ottenuto da "Percorsi di Luce, gli svaghi reali", l'itinerario estivo nel parco e tra i giardini. Il percorso, che sarà presentato alla stampa sabato 25 febbraio con la partecipazione di Giannini e delle istituzioni regionali, dura circa un'ora e si effettuerà in gruppi di massimo 40 persone che saranno sempre accompagnati da guide specializzate e storici dell'arte. Le visite partiranno dalle ore 19,30, ogni venti minuti. Il percorso si sviluppa su due temi e in due momenti diversi: nella prima parte, sullo scalone e il vestibolo, il visitatore ascolterà la voce di un "archeologo del tempo", Giannini, che parlerà dell'evoluzione dell'uomo e delle sue creazioni, dalle palafitte alle piramidi, dai templi fino alle regge e ai grattacieli. La seconda parte del percorso si svolge invece nell'appartamento reale, le stanze dove i sovrani vivevano la loro intimità, i loro sogni e le loro paure e che grazie alle performance di attori, ai giochi di luce e alle musiche, sembreranno tornare alle atmosfere di un tempo. "La Notte dei Re" sarà aperta al pubblico ogni fine settimana (dal venerdì alla domenica) a partire dal 3 marzo fino al 2 maggio. Il costo del biglietto è di 12 euro a persona. Il percorso è realizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Caserta e Benevento e finanziato dalla Regione Campania (assessorato ai Beni Culturali) con fondi europei.