Il commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania ha disposto ieri la ripresa delle attivitą lavorative in tutti e sette impianti di Cdr della regione. In mattinata si sono bloccati gli impianti di Giugliano e Tufino (Napoli), Pianodardine (Avellino), Casalduni (Benevento) e Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a causa dell'impossibilitą di svuotare i depositi di fos e sovvalli, ovvero gli scarti della lavorazione dei Cdr che devono finire in discarica. In attivitą sono rimasti solo Caivano (Napoli) e Battipaglia (Salerno) La chiusura degli impianti avrebbe causato un paraliso nel processo di lavorazione con immediate e pesanti ripercussioni anche sulla raccolta nella stragrande maggioranza dei 551 comuni della Campania lasciando lungo le strade buona parte delle 7200 di spazzatura che ogni giorno si producono nella regione. Nel pomeriggio la struttura tecnica del commissariato di governo, guidata dal subcommissario Ciro Turiello, ha dato il via libera alla riapertura dei sette impianti consentendo quindi lo sversamento, per la prossima notte, da parte degli autocompattatori. Naturalmente si tratta di una soluzione-tampone adottata per evitare un'altra crisi. Nel frattempo continua la ricerca, nell'attesa che si ultimata l'operazione di adeguamento del sito di Montesarechio (Benevento) di discariche dove sversare fos e sovvalli.(22 febbraio 2006-08:09)