Un protocollo d'intesa per valorizzare lo storico acquedotto Carolino, già Patrimonio dell'Unesco: è la proposta avanzata oggi dalle Province di Caserta e Benevento, dalla Soprintendenza ai Beni ambientali, artistici e architettonici e il Demanio, a seguito di un incontro promosso dall'assessore provinciale all'urbanistica Carmela Caiola. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri,il dirigente del settore Urbanistico della Provincia di Benevento, Vincenzo Argento, l'architetto Francesco Canestrini, per la Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici, il presidente casertano dell'associazione Italia Nostra, Maria Rosaria Iacono. L'acquedotto Carolino ha le sue sorgenti nel beneventano e attraversando i Ponti della Valle rifornisce d'acqua la fontana del Parco Reale della Reggia di Caserta. Attualmente è in via di dismissione da parte del Demanio, ma versa in condizioni di degrado strutturale e la sua integrità, ha spiegato l'assessore Caiola, è minacciata dai prelievi abusivi d'acqua. I presidenti delle Province di Caserta e Benevento, Sandro De Franciscis e Carmine Nardone, hanno già manifestato la volontà di assumerne la gestione congiunta, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza, e di avviare uno studio di fattibilità per gli interventi di restauro e di valorizzazione dell'opera. "Siamo convinti - ha aggiunto l'assessore Caiola - che l'acquedotto Carolino, come da anni richiesto anche da Italia Nostra, debba essere inserito in un parco naturalistico che possa collegarsi al parco dei Colli Tifatini, diventando così un attrattore turistico in grado di rilanciare non solo la fruizione dei beni culturali, ma anche le produzioni agricole di qualità, consentendo finalmente di riparare allo scempio causato dalle cave abusive".(13 febbraio 2006-19:12)