"Grazie alla riforma del diritto fallimentare condotta in porto dal governo Berlusconi circa 34.000 persone, dichiarate fallite negli ultimi tre anni e nei confronti delle quali la vecchia normativa prevedeva la perdita del diritto di elettorato attivo, torneranno a votare gią per le prossime elezioni politiche e amministrative". E' quanto afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia, Pasquale Giuliano, sottosegretario alla Giustizia. "La commissione da me presieduta ha lavorato sodo per cancellare una normativa penalizzate ed inutile - sottolinea Giuliano - che colpiva solo le persone fisiche e, quindi, tanti piccoli imprenditori, artigiani, o cittadini che magari, per una serie di vicissitudini finanziare non dipendenti dalla loro volontą, venivano dichiarati falliti e subivano anche l'onta della perdita del diritto di voto". "Per avere una misura della dimensione e distribuzione del fenomeno - conclude il sottosegretario alla Giustizia - basti pensare che nel distretto di Corte d'Appello di Napoli, Milano e Roma sono rispettivamente 2.962, 4.532, 5.266 le persone dichiarate fallite negli anni 2003, 2004, 2005 che riacquistano i diritti di elettorato attivo. Nella sola cittą di Napoli, su un elettorato di 832.486 persone, i falliti che tornano a votare sono 300".(10 febbraio 2006-15:52)
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