Oltre 400 persone stanno marciando da questa mattinata per le vie principali di Caserta per protestare contro lo sgombero ordinato dal gip su richiesta della Procura sammaritana in virtù di un altro ordine di sequestro del centro Iperion, previsto tra poco meno di un mese. Il corteo è stato organizzato dai titolari e dai dipendenti dei 44 negozi del centro commerciale. Il Consiglio di Stato, inoltre, nello scorso mese di ottobre aveva dichiarato inammissibile il ricorso dei legali del Centro e dello stesso comune di Caserta, contro la sentenza dello stesso massimo organo di giustizia amministrativa. Secondo il Consiglio di Stato "risulta preponderante la rilevanza commerciale dell'insediamento rispetto alla destinazione a verde pubblico attrezzato, prescritta dallo strumento urbanistico". I dipendenti ma anche i titolari degli esercizi commerciali dell'Iperion, con il pieno sostegno del vescovo di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro, continuano a lottare per la soluzione della vicenda giudiziaria e per scongiurare la chiusura della struttura prevista per il 21 febbraio prossimo. Dopo avere attraversato in corteo le principali vie cittadine hanno raggiunto la Prefettura dove hanno incontrato il vice prefetto Paolino Maddaloni, che, tra l'altro, è uno dei commissari straordinari del comune capoluogo. L'auspicio dei residenti nei popolosi quartieri Cerasola e '167' ma soprattutto degli operatori e dei lavoratori che la questione giudiziaria possa essere risolta. "Non fate morire le 400 famiglie che vivono grazie all'Iperion", l'appello del vescovo Nogaro ai giornalisti nel corso del tradizionale incontro in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. (30 gennaio - 12:16)