Il sottosegretario alla Giustizia, Pasquale Giuliano, di Aversa, magistrato in aspettativa presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) interverrà, in rappresentanza del ministro della Giustizia, all'inaugurazione dell'anno giudiziario presso la Corte di Appello di Napoli a Castel Capuano. "Le dichiarazioni degli ultimi giorni sul tema della giustizia - afferma Giuliano in una nota - sono state caratterizzate da atteggiamenti e toni fortemente polemici che sicuramente non favoriscono una pacata interlocuzione né quindi agevolano la ricerca di soluzioni condivise per gli annosi problemi che travagliano il mondo giudiziario. In particolare, con riferimento alla riforma dell'ordinamento giudiziario, oggetto di critiche serrate e di aperte contestazioni, va ribadito che la stessa, attuata nel rispetto degli impegni programmatici, ha, tra l'altro, dato una risposta organica alle rilevanti difficoltà che poneva una normativa vecchia di più di mezzo secolo, assolutamente inadeguata alle mutate esigenze e per di più non aderente alla legislazione comunitaria". "In tale contesto, non possono che essere salutate con favore scelte da tempo auspicate - aggiunge Giuliano - come: l'istituzione della Scuola Superiore della Magistratura, cui è affidato il compito di formazione degli uditori giudiziari e di aggiornamento professionale dei magistrati; l'introduzione della tipizzazione degli illeciti disciplinari, che darà, finalmente, un quadro preciso delle condotte sanzionabili; una disciplina organica ed equilibrata della progressione in carriera; la possibilità di scelte professionali orientate verso la magistratura requirente o quella giudicante; la temporaneità degli incarichi direttivi". "A questo risultato altri se ne aggiungono in settori che da sempre erano ritenuti meritevoli di un intervento legislativo innovatore, come quello delle procedure concorsuali, della novellazione del codice di procedura civile, della riforma del diritto societario - continua Giuliano - E' chiaro che, come tutte le riforme significative, esse necessitano sicuramente di essere verificate, cosa d'altra parte prevista dalle relative leggi delega che contemplano, appunto, possibili interventi correttivi". "Non sfugge, con particolare riferimento al distretto di Corte di Appello di Napoli, - continua il sottosegretario alla Giustizia - la complessità e la rilevanza dei problemi che certamente non da ora, né da ieri, la affliggono e che rispecchiano i gravi malesseri dell'intero territorio. Per intervenire in maniera efficace sugli stessi occorre però una reale, fattiva e leale volontà di affrontarli e di risolverli con senso di responsabilità, nel rigoroso rispetto dei ruoli e cancellando ogni pregiudiziale ritrosia al cambiamento ed alla modernizzazione".(27 gennaio 2006-21:05)