Santa Maria Capua Vetere (Caserta) - Acquistare una casa all'asta presso il tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere sembra cosa facile e conveniente ma - secondo chi opera nel settore - prima di entrare in possesso effettivo dell'immobile, dopo aver sborsato fior di percentuali, possono passare anche due anni. E l'immobile non è ancora di proprietà di chi l'ha acquistato all'asta. Secondo aspetto: si chiama asta pubblica ma l'ultimo a sapere dell'esistenza di proprietà da acquistare a prezzi convenienti è proprio il pubblico. Esisterebbero fior di professionisti che operano nel campo giudiziario che una volta 'spulciato' gli immobili più presitigiosi e accaparratisi il meglio delle aste, lasciano le cosiddette briciole agli altri. Un esempio? I giornali di annunci sono zeppi di pubblicazioni riguardanti decine e decine di immobili all'asta nell'agro aversano che da anni sono invenduti mentre, non tanto misteriosamente, si aggiudicano appartamenti prestigiosi nel centro del capoluogo o in zone residenziali di comuni 'vivibili' i soliti personaggi. Non meno rilevante l'aspetto economico. I notai delegati dai giudici per la vendita degli immobili incassano il 20 per cento del prezzo d'asta (decine di migliaia di euro per parcella; cancellazione ipoteca; pagamento delle tasse) coperto abbondantemente da quella percentuale. A questo punto dovrebbe scattare la restituzione del 'surplus' e, in questo caso, capita che alcuni studi notarili si trattengano anche per oltre un anno la somma da restituire. Un abuso, ritengono alcuni addetti ai addetti ai lavori, tanto che in un caso un notaio ha rischiato di essere destinatario di un decreto ingiuntivo. Anche la famosa figura - descritta nel bando - di un tecnico che dovrebbe accompagnare l'acquirente a visionare l'appartamento per la stima dell'immobile sembra 'fantasma' per non parlare delle difficoltà incontrate da chi vuole comprare una casa all'asta e si reca in cancelleria. Per avere informazioni, è un'odiessa.(5 gennaio 2006-14:55)