La Dia di Napoli ha confiscato beni per un valore di 7 milioni e mezzo di euro ad un uomo ritenuto affiliato al clan dei Casalesi, Francesco Borrata. Il centro operativo di Napoli della Dia ha eseguito il provvedimento emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. I beni confiscati furono sequestrati dal personale del Centro Operativo Dia di Napoli nell'ottobre e dicembre 2004. Con lo stesso provvedimento, il tribunale ha disposto, sempre nei confronti di Borrata, anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni. La confisca ha riguardato diverse unità immobiliari site nel comune di Castelvolturno e quote azionarie di società. La maggior parte del patrimonio è rappresentato dalla società "Brazil Hotel Ristorante di Capoluogo Rosa & C. s.a.s.", costituita da un complesso turistico alberghiero, con due sale ristoranti, discoteca e piscina. Borrata, attualmente in stato di libertà, è ritenuto un affiliato al sodalizio dei "Casalesi". ed è coinvolto nel procedimento penale relativo alle frodi in danno dell'Aima, in cui si ipotizzava che, insieme con i fratelli, avesse un ruolo importante nell'organizzazione e nella gestione delle truffe comunitarie. Per tale vicenda Borrata è stato condannato dalla prima sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel dicembre 2003, alla pena di anni cinque di reclusione per associazione a delinquere di stampo camorristico.